Questione ormai di ore e il Dpcm di Natale andrà in pensione, per lasciare spazio al nuovo decreto su cui il Governo sembra aver deciso questa notte.
Ed è proprio dalle misure restrittive in vigore durante le feste che da Roma hanno ‘attinto’ per spiegare come si dovranno comportare gli italiani nel periodo che va dal 7 al 15 gennaio. Secondo quanto riporta l’Ansa, la notizia più importante è quella del rinvio dell’apertura delle scuole. Uno scontro molto acceso al Governo, che si è concluso con la scelta della data dell’11 gennaio per il ritorno tra i banchi, lunedì prossimo.
Il weekend del 9 e 10 gennaio sarà arancione per tutta l’Italia, mentre negli altri giorni vigerà una fascia ‘gialla rafforzata‘. Confermato il coprifuoco alle 22 e l’impossibilità di muoversi tra le Regioni. Altra importante novità riguarda la classificazioni delle Regioni in colori, provvedimento che dovrebbe entrare in vigore dopo il 15 gennaio: si va verso un Rt più rigido per la classificazione di rischi regionali. Una Regione entrerà infatti in zona arancione quando avrà un Rt pari a 1, che diventerà rossa in caso di Rt a 1,25 (e non più 1,50 come invece fissato fino ad ora).
Il primo decreto del 2021 prevederà ancora la possibilità di spostarsi una sola volta al giorno per far visita ad amici e parenti all’interno della propria Regione. Confermata anche la possibilità per i residenti dei Comuni inferiori a 5mila abitanti di muoversi nell’arco di 30 chilometri, ma non verso i capoluoghi di provincia.
Novità infine riguardo anche al tema delle vaccinazioni: il decreto introduce una norma secondo cui, qualora un paziente non in condizione di esprimere il consenso libero alla somministrazione sia privo di un tutore legale, sarà il giudice tutelare a rinviare al direttore sanitario o responsabile medico la decisione della somministrazione.