Milano, tentano di truffare un ristoratore in difficoltà causa covid: denunciati due uomini

carabinieri Immagine di repertorio

I fatti risalgono a una settimana fa. Nel pomeriggio del 12 dicembre, i carabinieri della Stazione Milano Rogoredo e del Nucleo Operativo della Compagnia Milano Porta Monforte, a seguito di un’attività mirata, hanno deferito in stato di libertà, per il reato di tentata truffa in concorso,  due uomini camerunensi di 45 e 27 anni, il primo dei quali gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio.

La vittima è un ristoratore italiano di 32 anni che, nei primi giorni di novembre, anche a causa delle difficoltà economiche provocate dall’attuale emergenza sanitaria, aveva deciso di mettere in vendita il proprio ristorante, pubblicando un annuncio sul web. Dopo qualche giorno, viene contattato da un potenziale acquirente che, nella circostanza, gli chiedeva un appuntamento presso il suo locale. All’incontro, sono però andati i due uomini (distinti e ben vestiti), i quali, dopo essersi presentati come investitori immobiliari originari del Congo, proponevano al ristoratore un affare di tutt’altro genere.

I due malviventi hanno infatto estratto da un trolley una cassaforte contenente numerosi fogli di carta nera, della dimensione tipica delle banconote da 100 euro, oltre a una serie di coloranti e prodotti chimici che, a loro dire, gli avrebbero permesso di trasformare quelle finte matrici in banconote vere. Detto fatto: i due uomini hanno immediatamente catturato l’attenzione del titolare del locale attraverso una dimostrazione pratica durante la quale, ponendo una banconota autentica tra due fogli neri e utilizzando particolari solventi, gli hanno fatto credere di essere riusciti a trasferire i colori della cartamoneta sui doppioni scannerizzati.

Un ‘miracolo di Natale’: da una banconota se ne ottengono tre. Una tipologia di truffa articolata, ma ben nota agli investigatori, meglio conosciuta come ‘Black Money Scam’. In sostanza, i truffatori si fanno consegnare dalla vittima una banconota vera, la trattano con sostanze chimiche, la pressano assieme a 2 matrici (che in realtà sono semplici fotocopie in bianco e nero) e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, sostituiscono i fogli neri con due banconote vere, facendole credere di aver moltiplicato il denaro. Il raggiro si conclude poi con la vendita delle matrici e delle sostanze chimiche dietro pagamento di un’ingente somma di denaro.

In questo caso al ristoratore erano stati chiesti 40mila euro in contanti ma quest’ultimo, insospettito, ha avvisato subito i carabinieri, i quali, avendo compreso il tentativo di truffa in atto, si presentano all’appuntamento fissato per concludere l’accordo, bloccando i malfattori mentre tentavano di allontanarsi dal locale. Gli stessi, sottoposti a perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di numerose mazzette di fogli di carta di colore nero riproducenti banconote da 100 euro, due bottiglie ricoperte di gesso, un flacone di soluzione fisiologica, tre siringhe e carta d’alluminio.

Il materiale è stato sequestrato mentre i due cittadini extracomunitari sono stati denunciati a piede libero. Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi volti a verificare se, in passato, siano state commesse altre truffe con analoghe modalità. L’indagine è coordinata dal Pubblico Ministero Luca Gaglio della locale Procura della Repubblica di Milano.