Il Codacons torna a criticare la gestione dell’emergenza sanitaria in Lombardia. In una nota pubblicata sul sito si legge: «Dopo mesi di promesse da parte dei sindaci, tra tutti ricordiamo il sindaco di Milano Beppe Sala, e della Regione Lombardia sul prevedere orari di ingresso scaglionati sia negli uffici che negli edifici scolastici, nessuna di queste promesse è ad oggi stata mantenuta».
Secondo il Codacons, l’orario di ingresso scaglionato era uno dei principali strumenti a disposizione della pubblica amministrazione, in grado di evitare importanti assembramenti che si verificano soprattutto in alcuni specifici orari. «Tantissime parole come sempre sono state spese dai rappresentanti politici e dalle nostre istituzioni, ma alla fine tirando le somme niente è stato mai veramente fatto – denuncia il presidente del Codacons Marco Donzelli –. Nessuno ha mai veramente provato a modificare quello che è il precedente status quo, gli orari sono rimasti pressoché invariati, e solo il fatto di aver previsto in alcuni specifici settori lo smart working ha impedito il generarsi di assembramenti similari al periodo precedente.Ora la speranza è che uscendo dalla seconda ondata di Covid-19 non si ripetano, per la terza volta, gli stessi identici errori e finalmente si faccia davvero qualcosa per limitare i contagi tenendo sotto controllo la situazione medico-sanitaria».
Per questo motivo il Codacons ha diffidato il Comune di Milano e Regione Lombardia a fare davvero qualcosa per cambiare la situazione.