Diego Armando Maradona ha finito si soffrire. L’artista e il demone sono andati via. Il Pibe de Oro ha vissuto con i suoi errori, ma anche con i tanti finti amici che lo hanno accompagnato nell’arco della sua vita in campo e fuori.
Non è mai riuscito a trovare il giusto equilibrio, forse anche perché per molti era meglio così, fragile, disponibile, ma soprattutto vulnerabile. Una cosa è certa, Maradona è stato amato e stimato da tutti coloro che lo hanno visto giocare a prescindere dalla fede calcistica.
L’ho conosciuto nei mondiali di calcio del 1990 a Roma, quando con la sua nazionale era in ritiro a Trigoria, centro sportivo della Roma. Di lui ricordo il volto gentile e il rispetto per un giovane cronista. Riposa in pace!
L’editoriale del Gazzettino Metropolitano è a cura del direttore Marco Fabriani