Sesto, il fast food della discordia: battaglia sui posti di lavoro ‘riservati’ ai sestesi

Il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano e Giovanni Fiorino, presidente del consiglio comunale

Ieri sera il Consiglio comunale di Sesto San Giovanni ha approvato la variante urbanistica che prevede la realizzazione di un nuovo ristorante della catena internazionale Burger King in via Pasolini, all’interno denominata ‘ex shopping center’, su una superficie di 450 metri quadrati.

«La proposta è stata fin da subito condivisa dall’amministrazione e in poco più di un anno siamo riusciti a completare l’iter di variante. Oggi ringraziamo questo imprenditore che investe nelle nostra città e crea nuovi posti di lavoro», commenta l’assessore all’Urbanistica, Antonio Lamiranda.

«Nuovi posti di lavoro, nuovi clienti, il ristorante avrà un impatto che andrà oltre i confini della nostra città. È previsto un organico di 20 25 persone e per le assunzioni verrà data priorità ai residenti a Sesto», spiega il sindaco Roberto Di Stefano.

Ma il Pd cittadino attacca la giunta proprio sull’impegno a riservare i posti di lavoro ai cittadini: «Noi consiglieri del Partito Democratico abbiamo appena presentato un ordine del giorno per impegnare l’Amministrazione, oltre le parole ma anche attraverso atti politici, a chiedere al privato che tra le prossime assunzioni almeno il 50 per cento fosse rappresentato da sestesi». Ma la proposta del Pd è stata scartata dalla maggioranza: «La maggioranza boccia l’ordine del giorno: evidentemente l’occupazione a loro non interessa, soprattutto se da parole diventa una responsabilità da assumersi», chiosano i consiglieri di opposizione.