Il comitato genitori della scuola XXV Aprile di via Nino Bixio è in rivolta contro la decisione della giunta di concedere un terzo del giardino scolastico per il posizionamento di un impianto di potabilizzazione dell’acqua.
«Come genitori siamo profondamente amareggiati perché la comunità e la scuola è stata messa davanti al fatto compiuto, visto che i lavori inizieranno a breve e abbiamo appreso dell’intervento solo dopo che è stato approvato in giunta. Vogliamo davvero sottrarre l’unico sfogo e momento di libertà che i bambini hanno in questo particolare momento storico? Togliendo spazio ai nostri bambini sottraiamo sempre più spazio ai loro diritti.Il giardino della scuola XXV Aprile non si tocca», scrivono i genitori in un appello.
L’assessore ai Servizi Sociali Roberta Pizzochera si è introdotta nella discussione commentando sui social l’appello del comitato: «L’attività in questione non è invasiva tanto che lo stesso impianto, da anni, è nel giardino della scuola Galli Breda e non ho mai sentito lamentele ne toni di questo tipo riguardo l’impianto della scuola Galli o di altri siti. Aggiungo che l’intervento non compromette l’uso del giardino e l’impianto occuperà uno spazio residuale lungo la via Bandiera. Da quanto mi hanno riferito gli uffici l’uso del giardino, anche in questi mesi, non sarà compromesso, mi assincererò se le cose non dovessero essere in questi termini».
I genitori però hanno replicato ulteriormente, facendo notare che: «Alle scuole Breda non è stato sacrificato un terzo del giardino. Perché, nel caso della scuola XXV Aprile, non si può preferire il parco pubblico di fronte, che risulta completamente abbandonato»?
La polemica non si è esaurita in un appello ma i genitori hanno lanciato una petizione online, indirizzata al sindaco Roberto Di Stefano, che ha l’obiettivo di raccogliere mille firme. Per ora la petizione (che può essere visionata cliccando QUI) ne ha raccolte 666.