Domenica 27 settembre in tutta la Diocesi di Milano si è celebrata, seguendo tutte le disposizioni anti contagio in vigore, la festa di apertura degli oratori.
Una ripartenza che sarà molto condizionata dall’emergenza sanitaria ancora in corso. «Si tornerà in sicurezza», assicura don Stefano Guidi, direttore della Fom (Fondazione Oratori Milanesi) e responsabile del Servizio per l’oratorio e lo sport della Diocesi di Milano.
«Si tornerà a incontrarsi in sicurezza applicando le regole di base che ormai conosciamo molto bene – prosegue don Stefano Guidi -. La mascherina, il distanziamento fisico, l’attenzione a non creare assembramenti e registrando le presenze, per essere in grado di identificare le persone coinvolte se dovesse esserci una situazione di emergenza. L’oratorio assume senso di responsabilità, da una parte nei confronti della società in cui viviamo, dall’altra nei confronti dei genitori sensibilizzando anche a vivere queste norme. Si tratta di procedure molto semplici che ci consentono di riprendere le attività con una certa serenità».
Durante l’estate gli oratori della diocesi hanno già sperimentato la ripartenza, attraverso l’esperienza di ‘Summerlife: «È stato uno scatto di coraggio da parte degli oratori della Diocesi trovando la modalità per riaprire quando ancora tutti i luoghi di socializzazione dei ragazzi erano chiusi».
Al via, dunque, il nuovo anno oratoriano, dopo che lo scorso venne interrotto per i motivi ben noti: «Quello che chiediamo agli oratori è di lavorare in questi mesi per rinnovare il progetto educativo, lavoro già iniziato ma interrotto a causa il lockdown. Siamo alle battute conclusive e a febbraio 2021, durante l’Assemblea della Fom, l’Arcivescovo consegnerà agli oratori una parola di futuro per riprendere il cammino», ha concluso don Stefano Guidi.