Nei giorni scorsi la lista civica ‘Alessandro Milani per Cormano’ e ‘Sinistra Unita per Cormano’ avevano sollevato la questione riguardante le votazioni per il Referendum confermativo della riforma sul taglio del numero dei parlamentari.
I seggi si terranno il 20 e 21 settembre nelle scuole di Cormano. Dai due schieramenti era arrivata una richiesta all’amministrazione comunale per spostare i seggi ad altra sede.
«La concomitanza tra l’inizio delle scuole e la data delle consultazioni elettorali ha richiesto anche all’amministrazione comunale, come in tutta Italia, una serie di riflessioni in merito all’opportunità di individuare siti alternativi agli edifici scolastici per l’allestimento dei seggi elettorali.
Suggestioni in tal senso sono arrivate da più parti, ma l’analisi fattuale delle circostanze fa ritenere che tale soluzione non sia percorribile per una serie di ragioni di diversa natura», rispondono dal Comune di Cormano.
Tali considerazioni, secondo il Comune, sono di ordine puramente operativo che si affiancano ad altre di natura normativa che rappresentano impedimenti condivisi a livello nazionale. «Tra le difficoltà facilmente immaginabili – spiegano dal Municipio – vi è ad esempio la necessità di individuare percorsi e modalità in rispetto delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione del contagio, che non sempre i luoghi alternativi come le palestre consentirebbero di mettere in atto. Inoltre va considerato lo spostamento di banchi, sedie e tutti gli strumenti indispensabili all’allestimento fisico dei seggi che dovrebbero essere portati in eventuali sedi alternative: peraltro, dovendosi utilizzare arredi provenienti dalle medesime scuole, si rischierebbe di impedire comunque lo svolgimento logistico delle lezioni. Il Testo Unico delle leggi elettorali esplicita poi la necessità che ogni singola sala della votazione (il cosiddetto seggio) sia accessibile da un solo ingresso e possa rimanere chiusa e custodita singolarmente, come previsto nel Titolo IV, e questo sarebbe evidentemente non percorribile in situazioni open space come palestre e palazzetti».
Dal Comune hanno poi proseguito: «Nemmeno è da trascurare l’aspetto della sicurezza e dell’agibilità delle sedi tradizionalmente individuate come seggi elettorali e la situazione invece degli eventuali siti alternativi in relazione alla loro propria destinazione d’uso. Tali e tante sono le considerazioni elaborate su questo tema da farci ritenere che sul nostro territorio, ipotizzando ad esempio l’uso delle palestre scolastiche come sede alternativa, non vi siano le condizioni per attuare una soluzione di questo tipo».
Sulla questione è intervenuto direttamente il sindaco di Cormano, Luigi Magistro: «Mi preme infine sottolineare come la mancata programmazione e organizzazione a livello governativo non debba assolutamente ricadere sui singoli enti locali; sarebbe stato sufficiente riflettere sulla concomitanza delle due date per predisporre una soluzione che tenesse conto di ciò che già si conosceva da mesi, ovvero la ripresa delle attività scolastiche e la data delle consultazioni elettorali, per eliminare o quantomeno mitigare i disagi e le ripercussioni negative. Non è stato fatto dal Governo, come amministrazione comunale non riusciamo a farci carico di rimediare alle lacune altrui».