Non si ferma la protesta dell’associazione Sottocorno per l’abbattimento dei platani nel villaggio Falck, iniziata qualche mese fa per i lavori di riqualificazione del quartiere. In una lunga nota, l’associazione spiega che a loro non sono mai pervenuti i documenti di Ersaf che avrebbero autorizzato e giustificato il taglio degli alberi.
«Pensavamo – raccontano dall’associazione – che insieme alla documentazione ricevuta sull’abbattimento degli alberi a Sesto, ricevuta qualche settimana fa, ci fossero anche i documenti di Ersaf che autorizzano e giustificano il taglio degli alberi e l’operare in deroga per l’abbattimento dei platani al villaggio Falck. Abbiamo quindi richiesto al Comune, tramite Pec, di accedere a questi atti.
Abbiamo richiesto anche la copia della valutazione legale nella quale si distingue che la citazione data al “Villaggio Falck” come “bene storico documentale” scinde le alberature presenti, il cui abbattimento non è così tutelato dalla legge ma anzi è subordinato al progetto di riqualificazione della città. Questa valutazione legittimerebbe la scelta fatta dall’amministrazione, negando qualsiasi violazione di leggi e regolamenti.
Questa interpretazione però è stata da noi contestata, poiché i platani rientrano nelle alberature previste dal 1 comma, lettere b) e c) dell’art. 7 della Legge 10/2013, come filari e alberate di particolare pregio paesaggistico, trovandosi nel contesto monumentale, storico e culturale del cosiddetto “Villaggio Falck” e vengono considerati al pari degli immobili come “bene storico documentale”, quindi per poter intervenire su tali alberature protette il Comune avrebbe dovuto fare una variante al proprio Pgt, stralciando il Villaggio dall’elenco dei beni storici documentali».