È ufficialmente partita la nuova stagione della Pro Sesto, quella del ritorno in Serie C a 10 anni di distanza dall’ultima volta.
Alte le ambizioni della società, intenzionata a recitare un campionato da protagonisti con l’obiettivo della salvezza. Se dal lato tecnico il mister Francesco Parravicini ha pubblicamente dichiarato che la squadra vorrà centrare l’obiettivo della permanenza nella categoria attraverso le vittorie e la propria idea di calcio, dal lato dirigenziale la collaborazione con iCom Sport Group comincia a portare i primi frutti.
Il primo, il più rappresentativo, è dato dal cambio del logo della società. «L’idea era quella di modernizzare il sistema Pro Sesto – ha dichiarato Emanuele Bucci di iCom -. Ci sono un paio di particolari che rimandano all’idea del calcio: la ‘R’ con la ‘O’ nella scritta ‘Pro’ rimandando proprio al calcio di un pallone. Abbiamo però voluto mantenere tutto in maniera molto sottile per mandare un messaggio totalmente nuovo riguardo allo sviluppo del brand».
Oltre al già presentato comitato tecnico scientifico aperto a tutta Sesto San Giovanni, la società biancoceleste si apre ulteriormente alla città. È stato infatti presentato il progetto ‘Pro Connect’. «È un progetto ambizioso – ha dichiarato l’amministratore delegato di iCom e nuovo vicepresidente della Pro Sesto Amedeo Mangili -. Come club di calcio siamo anche un collettore di idee, persone e forze. Abbiamo come Pro Sesto il dovere morale di fare qualcosa per il nostro territorio. Abbiamo ideato questo progetto fatto di persone, aziende e persone. Vogliamo organizzare azioni concrete sul nostro territorio». Si parla di solidarietà, azioni per i giovani che cercano un inserimento professionale. «Li metteremo in contatto con le imprese che ci sostengono – spiega Mangili – per trovar loro delle opportunità. La stessa cosa verrà fatta con le aziende, mettendole in contatto con dei profili da loro ricercati». Vicinanza alle start up che lavorano nel mondo del calcio, per trasformare la Pro Sesto in un punto di riferimento non solo a livello tecnico.
Un progetto ambizioso che vedrà la stretta collaborazione con l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni: «Finalmente Sesto San Giovanni torna in una categoria professionistica che mancava da tempo – ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano -. Quello che interessa a un sindaco è il valore sociale che una squadra come la Pro Sesto può dare alla città. Lo abbiamo visto con il comitato medico scientifico e con Pro Connect. Tante iniziative che servono a insegnare le regole: il calcio non deve insegnare soltanto a vincere, bisogna anche saper perdere nella vita. Questo Pro Sesto lo sa fare molto bene: insegnare e dare regole ai nostri ragazzi. Faccio un grosso augurio alla squadra: l’amministrazione è dalla vostra parte, io sono dell’idea che Sesto deve essere la terza squadra di Milano».
C’è una data fissata sul calendario: domenica 27 settembre, quando la Serie C prenderà il via. «L’obiettivo è andare in Serie B», scherza il presidente della Pro Sesto Gabriele Albertini alla domanda sugli obiettivi dei biancocelesti. «Chiaro che gli obiettivi sportivi sono quelli di consolidarci nella categoria. Siamo la Pro Sesto dobbiamo essere protagonisti a prescindere, anche se non sarà facile. La mentalità che noi vogliamo dare è quella di cercare di fare il meglio che possiamo. Come società cercheremo di mettere la squadra nelle migliori condizioni per poter affrontare questo campionato. A loro chiediamo di dare il massimo per noi, per i tifosi e per la città».
Chissà che con un progetto così ambizioso e curato nei minimi dettagli la Serie B non resti soltanto un sogno nel cassetto. Al tempo l’ardua sentenza.