I biancocelesti volano in classifica, sognando la C
Da qualche mese a questa parte in città si è tornati a respirare aria di grande calcio.
Un pranzo veloce la domenica, un bacio ai parenti e poi via di corsa: «Scusate, oggi non ci sono per nessuno: vado al Breda a vedere la Pro». Ce lo immaginiamo così il pomeriggio domenicale di molti sestesi. Sì, perché la Pro Sesto vince e convince e la risposta del pubblico va di pari passo: «Quello che va migliorata – ha dichiarato il presidente Gabriele Albertini – è l’attenzione in alcune fasi della partita. Ci siamo resi conto che se molli un centimetro, vieni punito. Dobbiamo migliorare, ma credo che da due anni, il nostro sia il calcio migliore del girone». E di questo i sestesi se ne sono ampiamente accorti: «La cosa che è balzata all’occhio in questo inizio di stagione è che partite che avremmo pareggiato o perso, le abbiamo portare a casa. Il Breda per noi è fondamentale: giocare in questo stadio incute timore agli avversari ed esalta i nostri giocatori». Tutti insieme, dunque, società e tifosi, remando verso un unico grande sogno: il ritorno nel professionismo, a quella Serie C che manca dal 2010, l’anno del fallimento. «Negli ultimi 8 anni ci siamo operati per migliorare la struttura e riportare la Pro Sesto nella sua naturale collocazione tra i professionisti. È un percorso lungo, che sta dando risultati eccezionali».
Tra questi, il presidente Albertini inserisce anche il calcio femminile, squadra nata lo scorso anno e che ha subito centrato la promozione: «Un progetto molto interessante, motivo di orgoglio per la società. Ma in generale la cosa che più mi rende fiero è come siano aumentati i numeri di questo progetto per noi importante».
E allora forza Pro Sesto, te lo chiede la città.