Il Teatro alla Scala di Milano, simbolo della cultura ‘alta’ della città, si prepara a riaprire i cancelli agli spettatori.
Sarà in due fasi la stagione autunnale, che inizierà il 4 settembre con il Requiem di Verdi diretto da Riccardo Chailly nel Duomo di Milano e poi ripetuto il 7 a Bergamo e il 9 a Brescia: le province più colpite dal Coronavirus.
Il teatro poi riapre le porte il 12 settembre con la Nona di Beethoven, l’inno dell’Unione, per mandare un messaggio di speranza all’Europa. Nella prima fase fino a fine ottobre, ci sarà un programma che tiene conto delle restrizioni, con ad esempio Traviata e Aida in forma di concerto mentre Boheme a novembre sarà una messa in scena completa.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della stagione autunnale del Teatro: «Condivido pienamente le scelte della programmazione – ha detto -, ispirate a criteri di sicurezza, concretezza e flessibilità, indispensabili per la nuova normalità che stiamo attraversando. Ma, soprattutto, di profondo valore artistico e civile».