Anni di ricorsi e di prese di posizione, per poi arrivare all’avvio ufficiale: «Sono iniziati i lavori di costruzione della vasca di contenimento delle piene del Seveso all’interno del Parco Nord».
Questo è l’annuncio del Comune di Milano, che ha proseguito: «È una delle vasche del piano di prevenzione contro le esondazioni del Seveso e fa parte di un piano complesso approvato e finanziato nell’autunno 2015 e ora in fase di realizzazione. Si tratta di un bacino artificiale, un laghetto circondato da un bosco, che accoglierà le acque del fiume nei casi di piogge eccezionali e di esondazione, evitando che le piene danneggino centri abitati e quartieri, arrecando danni ai cittadini e alla città».
Palazzo Marino ha poi spiegato che a compensazione del progetto, al quale si è sempre opposto il Comune di Bresso, verranno ampliate le aree pubbliche in gestione al Parco Nord (per una superficie tre volte più grande delle dimensioni della vasca) che le renderà verdi, permeabili e vi pianterà centinaia di alberi.
«Finalmente si parte – ha commentato l’assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano Pierfrancesco Maran -. Questa è una delle vasche necessarie a ridurre drasticamente il rischio di esondazioni del Seveso. La competenza sul dissesto idrogeologico è nazionale e regionale, ma Milano è l’unico Comune italiano che interviene con risorse proprie a finanziare gli interventi proprio perché il problema del Seveso è cosi rilevante. Finalmente son superati i ricorsi vari e si può iniziare a lavorare anche su questa vasca, piccola comparata a quella in realizzazione a Senago, ma fondamentale nel progetto».
La fine dei lavori è prevista per l’estate del 2022 quando il laghetto artificiale sarà completato. «Dopo 50 anni di attesa – sottolineano Pietro Foroni, assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia, e Marco Granelli, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Milano – risposte concrete per prevenire le esondazioni e tutelare le zone rivierasche della Brianza e della Città metropolitana, sei quartieri di Milano (Niguarda, Pratocentenaro, Istria, Maggiolina, Marche, Isola), decine di migliaia di cittadini, centinaia di esercizi commerciali e imprese esposte al rischio di esondazione del Seveso».
«Il Parco Nord è un tesoro da proteggere e anzi da ampliare – prosegue Granelli –. Con questo intervento salvaguardiamo i quartieri della città dalle esondazioni del fiume Seveso ma al contempo investiamo su un’area verde, costruendo un lago, piantando nuovi alberi e sottraendo al degrado altre aree che saranno restituite alla comunità. È stato un lungo percorso ma oggi con l’avvio dei lavori anche a Milano siamo certi di essere più vicini a liberare i milanesi da un flagello vecchio di cinquant’anni».