Via libera all’efficientamento degli edifici pubblici. All’unanimità il consiglio regionale della Lombardia ha votato favorevolmente alla risoluzione per avviare un progetto di efficientamento energetico degli edifici pubblici lombardi.
«Si tratta di un protocollo proposto da Francesco Vetrò, presidente di GSE, specifico per l’edilizia sanitaria – spiega Riccardo Pase, presidente della commissione Ambiente al Pirellone e relatore del provvedimento in aula – che ho subito accolto con favore recependolo all’interno della commissione Ambiente. In questa sede, lo abbiamo ampliato, coinvolgendo oltre alle strutture sanitarie anche le amministrazioni pubbliche, per poi licenziarlo all’unanimità prima che approdasse in consiglio regionale».
L’obiettivo finale della risoluzione è quello di impegnare la giunta Fontana, attraverso un accordo con il GSE (Gestore dei Servizi Energetici, l’azienda che si occupa per lo Stato dei progetti di sostenibilità ambientale promuovendo le fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico), a razionalizzare la spesa energetica delle infrastrutture, rigenerando le strutture sanitarie e promuovendo quelle delle amministrazioni pubbliche.
«Fondamentale – prosegue Pase – è il fatto che Gse, in base a questo progetto, coprirà a fondo perduto fino a un massimo del 65 per cento dei costi. Inoltre, gli Enti pubblici che presenteranno un progetto approvato, potranno ottenere da subito il 50 per cento dei fondi. Un obiettivo questo, che va ad integrarsi con il Piano Marshall della giunta regionale, consentendo di ottenere più fondi a livello di spesa corrente. Il progetto, quindi, oltre ad influire positivamente sulla riduzione dell’inquinamento ambientale, permetterà una riqualificazione non solo delle strutture ospedaliere e incentiverà anche il rilancio dell’economia».
Pase ha poi concluso: «Si tratta di un segnale importante rivolto agli Enti pubblici, per attuare un rilancio economico attraverso proprio l’utilizzo di questi strumenti messi a disposizione dal Gse. Importantissimo, sarà però comunicare e ben informare tutte le realtà che potranno essere coinvolte nell’operazione, oltre che effettuare un‘adeguata ed efficace formazione del personale tecnico».