Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro sollecitato dai sindaci dei Comuni di Cormano, Bollate, Novate Milanese e Paderno Dugnano con i funzionari di Regione Lombardia, Città Metropolitana e Serravalle per discutere il nodo di via La Cava.
«Tramontata l’ipotesi dell’operazione commerciale sul territorio di Bollate che avrebbe consentito la possibilità di riaprire lo svincolo di via La Cava e via Beccaria – spiegano dal Comune di Cormano -, i sindaci hanno chiesto con forza a istituzioni ed enti sovracomunali di trovare un’alternativa che consenta di alleggerire il carico di via Figini, a oggi unico collegamento est-ovest in questa porzione di territorio, migliorando la permeabilità tra i comuni della zona. Già a settembre dello scorso anno il sindaco Luigi Magistro, appena insediato, aveva avanzato la proposta di riaprire una via di comunicazione alternativa a via Figini, dopo che il sottopasso di via La Cava era stato chiuso a causa dei lavori sulla Rho-Monza suscitando peraltro grande disagio anche tra i cittadini dei comuni limitrofi. La risposta però riportava che l’argomento era stato affrontato in precedenti riunioni tecniche (quando Magistro non era ancora sindaco) e purtroppo i tecnici avevano escluso questa possibilità, poiché sarebbe stata necessaria una variante al progetto, con difficoltà per il reperimento dei fondi e allungamento per i tempi del cantiere. Ma Magistro ha tenuto il punto, convinto che quella riapertura sarebbe per Ospitaletto e per Cascina del Sole un’opera fondamentale e ha chiesto a Bollate e a Paderno Dugnano di appoggiarla per ottenere i finanziamenti a livello regionale».
Nel novembre 2019 proprio l’amministrazione cormanese ha chiesto ed ottenuto di incontrare la società Serravalle, ricevuta negli uffici del sindaco, «La stessa aveva convenuto che la riapertura di via La Cava avrebbe potuto rappresentare un’opportunità importante da valutare – proseguono dal Comune -. Si apriva intanto uno spiraglio con la possibilità di un accordo commerciale sul territorio bollatese che avrebbe potuto rappresentare l’opportunità di riaprire il collegamento. Quando però questa ipotesi è venuta meno, ci si è ritrovati al punto di partenza».
I sindaci della zona, però, ritenendo l’opera di importanza strategica per il territorio, hanno ora chiesto un nuovo incontro e rimesso sul tavolo l’importanza di ristabilire la permeabilità intercomunale e alleggerendo i flussi di traffico sulla via dei Giovi ormai satura, con ricadute sulle strade interne soprattutto di Cormano. La richiesta è stata accolta come legittima, segno della necessità di questo intervento, e il prossimo step entro il mese di luglio vedrà un nuovo incontro con la presentazione di una bozza di progetto alternativo al collegamento intercomunale.
«Ringraziamo i sindaci delle amministrazioni comunali a noi vicine per la grande disponibilità ed armonia nel confronto, i tecnici e i dirigenti di Regione Lombardia, di Città Metropolitana e Serravalle, oltre ai tecnici del nostro comune per il valido supporto che ci fa ben sperare per il futuro dell’opera», ha dichiarato il primo cittadino cormanese Luigi Magistro.