I droni nei cieli di Cinisello Balsamo per mappare l’amianto sui tetti della città.
L’operazione è’ stata realizzata grazie ai droni durante il periodo di blocco degli aeroporti di Linate e parzialmente di Bresso a causa dell’emergenza Coronavirus. «L’Amministrazione comunale di Cinisello Balsamo – spiegano dal Municipio – ha sfruttato il periodo del lockdown per accelerare un progetto di impiego dei droni per inventariare gli edifici che potenzialmente presentano problemi legati alla presenza di amianto. È stata richiesta la dovuta autorizzazione al sorvolo da parte di Enac, così da non interferire col traffico aereo».
L’alta tecnologia dei droni e la sofisticata attrezzattura ottica hanno permesso di inviduare 186 coperture (per un totale di 62.950 mq), alcune delle quali mai segnalate dai proprietari, con la sospetta presenza di materiali basati sul famigerato Eternit o suoi derivati, che corrisponde a 944 tonnellate di materiale ancora da smaltire.
Il riconoscimento è stato possibile grazie ad algoritmi e all’analisi spettrografica delle coperture. Lo stato di degrado delle coperture individuate è stato classificato in tre diverse categoire: pessimo, scadente e discreto, per cui è stata redatta anche una mappa di rischio potenziale per le aree circostanti e le priorità di intervento. Partendo dalle 24 coperture che presentano uno stato di degrado “’cadente’, dal Comune precisano che verrà attivata in tempi brevi la procedura nei confronti dei proprietari di richiesta di una relazione specifica e delle azioni previste per la rimozione. «Questo periodo – dichiarano – potrebbe essere particolarmente conveniente per interventi di questo tipo, dato che, oltre agli incentivi per la rimozione dell’amianto, ci sono altre opportunità fiscali per riqualificare i tetti introducendo anche forma di produzione di energia alternativa, come i pannelli fotovoltaici o il solare termico. Se queste operazioni fossero accompagnate anche da un’azione di risparmio energetico, si potrebbe anche accedere al superbonus del 110 per cento previsto nel DL Rilancio».
«Il dato assoluto non deve spaventare eccessivamente – ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Enrico Zonca -, poiché a Cinisello Balsamo il rapporto materiali contenenti amianto in metri quadri per abitante è di 0,82: un valore che pone la città nella fascia di rischio medio-basso. Questo importante progetto ha permesso finalmente di fissare la situazione reale della città, così da poter intervenire e risolvere il problema dello smaltimento e della sostituzione dei materiali di copertura».
L’assessore ha poi concluso: «Finalmente Cinisello Balsamo si è dotata di uno strumento tecnico per il completo monitoraggio della presenza di questo pericoloso materiale su tutto il territorio comunale. La speranza è che i proprietari, privati o pubblici che siano, si attivino per ottenere definitivamente l’intera città liberata dall’amianto e capace di produrre più energia pulita, anche in linea col previsto Piano Energetico Comunale, che ora andrebbe aggiornato».