«I nuovi casi positivi riscontrati negli ultimi giorni sono frutto dell’intensificarsi dell’attività di screening avviata dalle Regioni». A parlare è Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore sanitario di Ats della Città Metropolitana di Milano, e membro della Cabina di Regia del monitoraggio Covid del Ministero della Salute.
«Questa settimana – ha spiegato Demicheli durante la diretta di Regione Lombardia – abbiamo riscontrato qualche leggero aumento probabilmente legato al fatto che molte regioni, come la Lombardia, hanno cominciato la ricerca attiva di casi tramite screening della popolazione, soprattutto attraverso test sierologici».
«Contemporaneamente però – precisa – si sono registrati alcuni nuovi focolai. In Lombardia sono microscopici, altrove invece sono più grandi. Ne deriva che, per quanto il lockdown sia stato efficace, è meglio essere prudenti perché il virus è ancora in grado di trasmettersi».
Demicheli ha parlato poi dei numeri di Regione Lombardia: il professore ritiene che il sistema nazionale non sia ancora in grado di distinguere quanti casi derivano dagli screening e quanti sono veramente nuovi. «In Lombardia sappiamo quanto sono attribuibili al primo caso e quanti al secondo. Negli ultimi giorni abbiamo assodato che più della metà dei nuovi casi deriva da positività riscontrate da test sierologici. Li definiamo casi ‘vecchi’, ‘debolmente positivi’ e con una carica virale così bassa che probabilmente non è più in grado di trasmettere l’infezione. Da un punto di vista della pericolosità, quindi, non sono come i ‘nuovi casi’ che invece hanno bisogno di essere rapidamente rintracciati e messi in quarantena».
Secondo Demicheli è anche fondamentale valutare il continuo e costante calo dei ricoverati in terapia intensiva e degli accessi ai pronto soccorso. L’attenzione, secondo Demicheli, deve comunque rimanere alta. «Non è ancora arrivato il momento spiega di abbassare la guardia sul distanziamento fisico, non su distanziamento sociale. Le persone possono frequentarsi e avere rapporti soddisfacenti, bisogna però tenere sempre un’adeguata distanza fisica».