È morto all’età di 78 anni Mario Corso, lo ‘straordinario mancino’ della grande Inter di Helenio Herrera, capace di vincere due Coppe Campioni consecutive tra il 1963 e il 1965.
Il mondo del calcio italiano piange uno dei centrocampisti che ha scritto pagine dello sport italiano, come ricordato proprio dalla ‘sua’ Inter: «Interista, campione eterno dotato di infinita classe. Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un’epoca. I pensieri e l’affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile».
Ma un ricordo commosso arriva anche da Sesto San Giovanni, città dove Corso era solito trascorrere il suo tempo libero a inseguire la sua più grande passione: il calcio. E a Sesto Corso era di casa sugli spalti del Breda, in occasione delle partite casalinghe della Pro Sesto. A raccontare l’aneddoto è Orgoglio Sestese, storico gruppo di tifosi dei biancocelesti: «Quante volte allo stadio Breda. Un vero signore. Si sedeva nell’ultimo seggiolino della tribuna blu, al confine con la gialla e seguiva con grande attenzione le partite della Pro Sesto. Non negava mai una foto, un autografo o uno scambio di opinione. Che ti sia lieve la terra, grande campione».