Una serie di proposte per la ripartenza post covid, presentate come ordine del giorno nel consiglio comunale di Cormano dalle forze di opposizione: Pd, Movimento 5 Stelle e Lista Milani. Proposte che però «sono state bocciate dalla maggioranza di centrodestra», fa sapere l’opposizione.
La minoranza ha proposto due ordini del giorno che chiedevano l’istituzione di un tavolo di discussione, una Task Force, che coinvolgesse tutte le forze politiche di Cormano, con il fine di aprire un confronto per la progettazione della Fase 2, che si avvalesse anche del supporto di tecnici esperti per pianificare questo momento cruciale per tutta la cittadinanza, un tavolo dove si potesse discutere di economia, servizi alla persone e salute. L’ordine del giorno prevedeva anche di destinare dei fondi per iniziative volte alla mappatura dei contagi (tamponi e test sierologici sul territorio a sintomatici e ai loro congiunti) e al contenimento della diffusione del virus.
«Questo ordine del giorno è stato bocciato all’unanimità dalla maggioranza che ha votato un proprio ordine del giorno – spiega l’opposizione – che è stato approvato nonostante il nostro voto contrario, e che rivolgeva le nostre richieste rispetto per il supporto nel contenimento del virus direttamente al Governo Nazionale, deresponsabilizzando completamente Regione Lombardia, nonostante la gestione della Sanità si autonoma ed in capo all’amministrazione regionale».
«Abbiamo votato contro questo ordine del giorno perché riteniamo che Regione Lombardia, con le scelte intraprese negli ultimi 20 anni in merito alla massiccia privatizzazione del Sistema Sanitario Regionale, abbia contributo in modo determinante al disastro verificatosi durante la pandemia nella nostra area geografica, situazione che non si è presentata in altre regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna, che sono comunque state fortemente colpite dalla diffusione del virus, ma che non hanno subito le nostre perdite».
La maggioranza ha poi proposto l’istituzione di una giornata di commemorazione per le vittime del Covid che prevedeva anche la celebrazione di una messa di suffragio da concordare con la comunità pastorale di Cormano. «È seguito un lungo dibattito – puntualizza l’opposizione – in cui abbiamo chiesto che tale proposta venisse ritirata in quanto volevamo stilare un documento tutti insieme; riteniamo infatti che questo argomento non abbia colore politico e che riguardi ogni singolo cittadino del nostro territorio. La maggioranza si è categoricamente rifiutata di ritirare il documento da loro presentato per riscriverlo insieme a noi, come invece avvenne, a ruoli invertiti, con la proposta promossa prima dal Pd e controfirmata da Alessandro Milani e Valentina Giglioni, riguardo al conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre».
Sono stati poi presentati gli emendamenti della minoranza, che sono stati discussi e accolti. «Nonostante gli ostacoli incontrati, ci riteniamo comunque soddisfatti, perché grazie ai nostri emendamenti il Nostro Comune avrà un ‘Bosco per le Vittime del Covid‘, abbiamo infatti chiesto che vengano piantati almeno 37 alberi di medio fusto, come il numero delle perdite ufficiali che la nostra cittadina ha subito – aggiungono -. Abbiamo proposto di ricordare le vittime con la piantumazione di alberi per l’azione benefica che queste creature esercitano sull’aria che respiriamo, perché riteniamo che tutti coloro che non sono più con noi a causa di questo disastro globale meritino un ricordo duraturo, che sia un inno alla vita e che non ci faccia mai dimenticare questo drammatico momento, con il proposito di trarre da esso insegnamento riguardo le politiche da intraprendere, soprattutto nei confronti dell’Ambiente. Abbiamo chiesto e ottenuto che la celebrazione funebre non fosse limitata al rito cattolico ma che fosse estesa anche alle altre fedi religiose presenti sul nostro territorio, come segnale di inclusione e partecipazione di tutte le sensibilità presenti nella nostra città».