Sesto, via al progetto di apicoltura: posate le prime arnie

Promuovere la biodiversità, l’educazione ambientale e la qualità dell’ambiente urbano. È l’obiettivo del progetto ‘Apicoltura nei parchi cittadini’ a cui ha aderito l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni.

Le prime arnie a essere posate sono state quelle dell’apicoltura Il Monterosa nel Parco Media Valle del Lambro che realizzerà fin da subito dei video dedicati al tema, mentre a giugno (o a settembre) verrà anche organizzata una passeggiata didattica. A causa dell’emergenza coronavirus altri due apicoltori hanno deciso di rinviare l’attività alla prossima primavera, quando poseranno le proprie arnie nel Parco Rurale di Cascina Gatti e ancora nel Pmvl.

Alla posa erano presenti il sindaco Roberto Di Stefano e l’assessore all’Ambiente Alessandra Magro: «Siamo felici di partire con questo progetto – hanno commentato -. Non solo perché le api sono fondamentali per la conservazione della biodiversità, ma anche perché grazie alla collaborazione delle associazioni organizzeremo incontri didattici con le scuole della città per sensibilizzare bambini e ragazzi alla cura dell’ambiente, un tema a cui come amministrazione teniamo molto per la sua grande importanza».

L’amministrazione comunale ha messo a disposizione per un minimo di due anni ad associazioni, aziende, cittadini con adeguata esperienza interessati a promuovere un progetto di apicoltura urbana tre spazi di 500 metri quadrati ciascuno.

«A fronte dell’utilizzo gratuito dell’area pubblica – spiegano dal Comune – le associazioni organizzeranno un minimo di tre giornate didattiche l’anno, con le scuole primarie e secondarie del Comune di Sesto San Giovanni per avvicinare i bambini e i giovani al mondo dell’apicoltura, alla vita delle api, alla loro organizzazione, ai prodotti dell’alveare (il miele, la pappa reale, il polline, la propoli e la cera) e per far comprendere loro non solo il mondo delle api, ma anche il contributo essenziale al naturale ciclo evolutivo di tutte le altre piante». Le scuole coinvolte saranno al momento le primarie Marzabotto (10/12 classi) e Dante (3 classi).

Le arnie non sono recintate, ma ci saranno delle protezioni e dei cartelli. I cittadini si possono avvicinare a una ragionevole distanza. «Le api sono fondamentali per l’ambiente e l’uomo, e sono un indicatore straordinario dello stato di salute dell’ambiente che ci circonda – aggiungono dal Comune – Le api non solo nutrono se stesse, e gli uomini, con il miele frutto del loro instancabile lavoro, ma soprattutto permettono, favorendo l’impollinazione, il ciclo naturale delle piante. Le api sono infatti un insetto pronubo, ossia che favorisce l’impollinazione, trasferendo il polline da un fiore all’altro».

«Le api sono fondamentali per la conservazione della biodiversità, cioè di un adeguato numero di specie di piante spontanee o coltivate (secondo le stime della Fao, delle 100 specie di colture che forniscono il 90% di prodotti alimentari in tutto il mondo, oltre il 70% sono impollinate dalle api). E appena i fragili equilibri della natura si rompono sono le api le prime a subirne gli effetti e a mostrare, a chi vuole coglierne i segnali, che qualcosa nell’ecosistema non funziona».