Il parco della Bergamella torna al centro del dibattito cittadino a Sesto San Giovanni dopo la morte dell’airone cenerino che abitava il laghetto e il terreno circostante.
«Il giorno dopo l’uccisione dell’airone cenerino da parte di un cane lasciato libero, finalmente sono stati installati dei cartelli all’inizio dei sentieri nel parco della Bergamella», dichiara il consiglio direttivo dell’associazione Sottocorno. «Quella è un’area dove molti animali come anatre, fagiani, aironi e, purtroppo, anche animali infestanti come nutrie (in numero sempre crescente a causa di nessuna politica di contenimento) piccioni e corvi (anche questi in quantità crescente riducendo la presenza di altre specie come i passeri), si rifugiano. È impensabile che la posa di qualche cartello (con circa due anni di ritardo) possa essere una soluzione valida e definitiva, assomiglia per lo più ad uno scarico di responsabilità».
L’associazione Sottocorno pone tre richieste specifiche al Comune: «Chiediamo l’installazione di barriere fisiche sui sentieri (per bloccare l’accesso di persone con o senza cane) e nelle zone adiacenti al laghetto in prossimità del fossato. Il ripristino della vegetazione composta per lo più da arbusti che risiedevano lungo il laghetto per una fascia di oltre due metri a fare da barriera fisica. E infine Il controllo da parte della polizia locale e guardie Gev che sanzionino i comportamenti lesivi ai danni dell’ambiente e della fauna, almeno nelle ore di maggiore affluenza».
Ma il Comune di Sesto rimanda le critiche al mittente e dichiara: «I cartelli all’inizio dei sentieri c’era già prima che l’airone venisse ucciso. Inoltre gli uffici stanno preparando gli atti per andare in gara e installare le recinzioni del laghetto al fine di tutelare gli animali che lo abitano. Ciò nel rispetto di quanto deliberato in assemblea del parco a febbraio. Entro settimana prossima concluderanno il progetto la posa delle recinzioni inizierà poco dopo».