Un lungo e commovente messaggio, scritto dalla Diocesi di Milano e rivolto a tutti i fedeli. Dal 18 maggio si potrà tornare a celebrare la messa, dopo che lo scorso 23 febbraio era arrivato lo stop in tutta la Lombardia.
«Si ricomincerà in maniera graduale, secondo le indicazioni del Protocollo firmato a Palazzo Chigi dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’Interno». A dichiararlo è monsignor Fausto Gilardi, responsabile del Servizio diocesano per la pastorale liturgica. «La nostalgia – prosegue – del trovarci insieme a celebrare la cena del Signore, che tanti tra noi hanno avvertito in queste settimane, può aprirci a riscoprire il dono del Pane e della Comunità che ci fanno essere Chiesa che risponde alla chiamata del Signore. È stata bruscamente interrotta un’abitudine, può rinascere una motivazione più convinta sostenuta da un desiderio grande. «Andiamo a Messa», come siamo soliti dire, non per rispondere distrattamente a una consuetudine, ma perché avvertiamo forte e sincero il desiderio di incontrare il Signore, di celebrare il Suo Amore insieme ai fratelli che sono parte viva della nostra umanità».
Un ritorno alla ‘normalità’, ma che non può cancellare quanto accaduto in tutto il mondo negli ultimi due mesi: «Torneremo nelle nostre chiese notando qualche posto vuoto. Lì era solito sedersi un nostro familiare, un nostro amico che ora siede alla mensa del Regno. Il ricordo ci aiuterà a vivere, nella speranza, la comunione con quanti i nostri occhi non vedono più. Questo stesso ricordo risveglierà in noi il senso del limite e il ricordo che l’esistenza terrena è un pellegrinaggio verso quel posto che il Signore Gesù ha preparato per i suoi discepoli. Se questo sarà il nostro atteggiamento, potremo dire: nulla è come prima».