Il contagio molto lentamente rallenta, la fase 2 si avvicina, ma ciò che non accenna a fermarsi sono le fake news sul Coronavirus.
A smentire quelle circolate negli ultimi giorni è stato direttamente il Governo. «La disinformazione e le fake news sono sempre da combattere perchè possono indurre le persone ad adottare comportamenti non corretti. Quando poi questo accade in un ambito delicato come quello della salute le conseguenze possono essere ancora più gravi», hanno dichiarato dal Ministero della Salute.
Da Roma hanno smentito che bere alcol rinforza il sistema immunitario e mi protegge dal virus. Il consumo di alcol non protegge da Covid-19 e non impedisce di essere infettati dal nuovo coronavirus; al contrario, il rischio di infezione è maggiore perchè l’alcol indebolisce il sistema immunitario e quindi riduce la capacità dell’organismo di fronteggiare le malattie infettive.
Falsa anche la notizia secondo cui applicare la vaselina intorno alle narici, intrappola il virus così non entra nel naso. «Non ci sono evidenze – precisano dal Ministero – che il virus resti intrappolato dalla vaselina. Per evitare il contagio è necessario rispettare le distanze di sicurezza e non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani non lavate o disinfettate».
Nessuna evidenza scientifica, inoltre, che mangiare carboidrati come pane e pasta aumenta il rischio di contrarre l’infezione. Un’alimentazione bilanciata e variata con il giusto apporto di tutte le sostanze necessarie al buon funzionamento dell’organismo è fondamentale per il benessere di ogni individuo e la prevenzione di molte malattie.
Respirare aria calda dall’asciugacapelli non mette al riparo dal contrarre l’infezione. L’aria dell’asciugacapelli non può raggiungere le elevate temperature a cui il virus muore. Si otterrebbe solamente un’irritazione delle mucose e si rischierebbero ustioni.
Smentita, infine, la notizia secondo cui l’argento colloidale è un disinfettante e protegge dal virus. «Nessuna evidenza scientifica attualmente disponibile indica un ruolo protettivo dell’argento colloidale nei confronti del nuovo coronavirus».