Un esposto da parte del Codacons alla Procura a seguito del decesso di un ospite della Rsa Martinelli di Cinisello Balsamo.
«Il Codacons – si legge in una nota – ha deciso di inviare alla magistratura le segnalazioni giunte dai familiari di un paziente in cui si sollevano dubbi e sospetti in merito al decesso e alla gestione dell’emergenza Coronavirus all’interno della struttura». La morte del paziente è avvenuta lo scorso 10 aprile, secondo quanto segnalato dal Codacons: «I familiari dell’uomo deceduto denunciano una grave carenza di informazioni circa le cause della morte e le condizioni di salute dell’anziano».
Il decesso di Cinisello Balsamo è stato seganalato alla Procura insieme a un secondo avvenuto in provincia di Pavia: «Casi sui quali i parenti degli anziani chiedono verità e giustizia, e che finiscono ora al vaglio delle due Procure che dovranno accertare se i decessi siano in qualche modo riconducibili a carenze od omissioni sul fronte della gestione del coronavirus. Proprio in relazione all’emergenza delle Rsa in Lombardia e all’elevato numero di decessi registrato presso le strutture, il Codacons chiede il commissariamento di tutte le case di cura, con la sospensione dei direttori e l’invio di medici militari a gestire cure e ricoveri degli anziani, e l’istituzione di un osservatorio regionale sulle Rsa che abbia il compito preciso di protegger i pazienti».
Appresa la notizia, il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi ha immediatamente scritto una lettera alla direzione della Fondazione Martinelli per avere un aggiornamento sulla situazione. Lo stesso primo cittadino cinisellese ha dichiarato: «A Cinisello Balsamo finalmente sono arrivati i tamponi nelle Rsa del territorio che contano in totale oltre 500 ospiti e piano piano stanno arrivando anche gli esiti degli esami». Esiti che aumentano il numero complessivo di positivi in città dove «sta emergendo tutto il sommerso che prima non ci risultava grazie ai parecchi tamponi che ora si stanno facendo in particolare nelle 4 rsa del territorio. Tutto questo è emerso anche dalle costanti chiamate che faccio con le autorità sanitarie competenti», come ha dichiarato Ghilardi.