Da oggi prendono il via i test sierologici nelle aree lombarde più colpite dal coronavirus. I percorsi sono stati definitivi e si partirà da 14 centri nelle province di Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia. Dal 29 aprile invece, le
analisi saranno estese a tutta la Lombardia.
Ad annunciarlo è stato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. «A oggi, i test che verranno proposti ai cittadini sono stati messi a punto con l’Irccs San Matteo di Pavia e consistono in un prelievo ematico che serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi e se questi sono neutralizzanti per il virus», spiega l’assessore.
«Si tratta di un prelievo di sangue venoso periferico – aggiunge Gallera – che serve per verificare se un organismo ha sviluppato gli anticorpi. E se questi sono neutralizzanti per il virus».
Per iniziare, i test verranno effettuati su categorie di cittadini ben definite: i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati dai medici di medicina generale alle Ats; i contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle Ats a seguito dell’indagine epidemiologica già prevista ma senza l’effettuazione del tampone nasofaringeo per ricerca di Sars-CoV-2, anch’essi ancora in quarantena fiduciaria.
«La ‘call’ a questi test – prosegue Gallera – viene coordinata dalle Agenzie per la tutela della Salute, in collaborazione con le Asst di riferimento. E ciò avverrà in base alle proprie informazioni epidemiologiche, oppure su segnalazione del medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta».