Con l’arrivo della primavera ritorna la cocciniglia sulle piante di Cinisello. Si tratta di un parassita ancora difficile da debellare in Italia, l’unica soluzione è al momento monitorare il verde e rimuovere i rami infestati.
Il Comune di Cinisello Balsamo rende noto che sono tante le segnalazioni giunte riguardo la Takahashia japonica, parassita noto come cocciniglia dai filamenti cotonosi, di origine asiatica e di recente introduzione nel suolo italiano. Le attività di monitoraggio sono costanti, ma al momento non esistono antiparassitari disponibili per via della recente comparsa di questo parassita. Il sistema fitosanitario di Regione Lombardia non ha ancora definito il protocollo su come trattarla anche a causa di un’incompleta conoscenza della biologia e della mancanza di insetticidi specifici. L’unica azione possibile è la rimozione dei rami particolarmente infestati.
Le piante più colpite in Lombardia sono gli alberi decidui ornamentali tra cui aceri, albizia, albero di Giuda, carpino bianco, gelso nero e bianco, bagolaro, liquidambar e olmi. La diffusione della cocciniglia può avvenire o attraverso il vento che favorisce la propagazione, soprattutto nei casi di alberi presenti ai margini delle oppure tramite mezzi di trasporto o materiale vegetale infestato.
In realtà il parassita non risulta dannoso né per gli uomini né per gli animali, anche le piante colpite non sembrano risentirne troppo ad eccezione di casi di alberi con popolazioni di cocciniglia particolarmente elevate che potrebbero diventare secchi.
È possibile segnalare eventuali alberi infestati tramite telefono o con l’app Fitodetective che permette di geolocalizzare la pianta e corredarla di fotografie.