Una serata dedicata al racconto di una storia di amicizia, disciplina e ribellione nata sul tatami e cresciuta tra Nordmilano e Giappone.
Il 24 maggio sarà presentato dall’autore Alfredo Vismara a Somma Lombardo, il libro ‘Cadere, rialzarsi, combattere’. Si tratta della storia di 5 compagni cresciuti con le arti marziali nel Nordmilano che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama del judo italiano. Tra i protagonisti del libro c’è Aldo Piatti, maestro bressese che ha formato generazioni di ragazzi nella sua palestra di via Marconi. Il suo nome è legato non solo all’attività sportiva, ma anche a progetti di inclusione sociale che usano il judo come strumento educativo.
Negli anni ’70, insieme ad Alfredo Vismara, al fratello Beppe Vismara, a Valter Scolari e Livio Beretta, Piatti fu tra i fondatori dell’associazione ‘Amici del Judo’: un movimento nato da un atto di rottura – la radiazione dalla federazione nel 1972 – ma cresciuto nel segno della libertà, della ricerca tecnica e dell’autenticità. Alfredo Vismara, milanese classe 1965, ha un ruolo importante nella storia del judo nazionale e internazionale: ha conquistato la medaglia d’argento nel 1991 gli Europei di Praga, e la medaglia di bronzo ai Mondiali di Barcellona. Nel 1992 ha anche partecipato ai Giochi Olimpici a Barcellona piazzandosi in 13esima posizione.
Insieme a 4 amici e compagni di pratica marziale hanno fondato ‘Amici del Judo’, associazione milanese impegnata nella diffusione e pratica del judo del maestro Jigoro Kano. Il gruppo ha scelto di non piegarsi alle logiche ufficiali, mettendo al centro l’arte marziale nella sua essenza più profonda, guidato da figure come Cesare Barioli, maestro di judo e giornalista, e importanti maestri giapponesi. Nel libro, Alfredo Vismara racconta sei decenni di esperienze: allenamenti estenuanti, gare internazionali, viaggi in Giappone, risate e fatiche condivise. È un racconto corale, in cui ogni protagonista è tessera di un mosaico che unisce sport, filosofia e vita.Non mancano le sfide e le cadute, ma il judo, come recita il titolo, è soprattutto una scuola di resilienza: cadere, rialzarsi, combattere.