Al posto della sospensione, le attività di volontariato con Anffas

In un tempo in cui l’educazione si misura sempre più sull’inclusione e la responsabilità sociale, presso Anffas NordMilano si sta sperimentando da tempo la collaborazione con le scuole del territorio attraverso la trasformazione di un provvedimento disciplinare in un’occasione di crescita personale e collettiva. In alternativa alla sospensione tradizionale, alcuni studenti delle scuole superiori sono coinvolti in attività di volontariato all’interno dei servizi educativi dell’associazione, a stretto contatto con persone con disabilità.

L’iniziativa non si limita a essere una ‘punizione alternativa’, ma si propone come un percorso di consapevolezza e inclusione. I ragazzi affiancano gli educatori e partecipano alle attività quotidiane del servizio C.s.e, scoprendo una realtà fatta di ascolto, empatia e collaborazione.
«Questo progetto rappresenta un’opportunità per i ragazzi di riscoprire il valore della comunità – spiega il tutor che li segue durante la loro permanenza nel servizio –. Non si tratta solo di “rimediare” a un errore, ma di comprendere che ogni persona ha un ruolo e un valore».

L’esperienza lascia un segno nei giovani coinvolti: molti raccontano di aver cambiato prospettiva, abbattendo pregiudizi e imparando a costruire relazioni autentiche. Anche per le persone di Anffas NordMilano, la presenza di questi studenti diventa occasione di scambio e arricchimento reciproco, in un contesto dove la diversità è vista come risorsa e non come ostacolo