Milano, al Niguarda ‘Due SLAvadent alla SLA’: uno spettacolo per la ricerca

Si è tenuta all’ospedale Niguarda di Milano una serata all’insegna della comicità e della solidarietà. Domenica 23 marzo, la galleria del blocco sud ha ospitato la seconda edizione di ‘SLAvadent alla SLA’, ribattezzata per l’occasione ‘Due SLAvadent alla SLA’, un evento ideato e diretto da Enrico Bertolino per sostenere il centro clinico NeMO, struttura di riferimento nella cura e nella ricerca sulle malattie neuromuscolari e neurodegenerative.

La serata ha visto la partecipazione di 400 ospiti e 95 volontari, contribuendo a raccogliere 22mila euro per la ricerca sulla SLA. Sul palco, insieme a Bertolino, si sono alternati numerosi artisti, tra cui Ale e Franz, Nikolas Albanese, Lunanzio, Federica Ferrero e il gruppo musicale Jaga Pirates, che con sketch, monologhi e musica hanno regalato al pubblico momenti di grande coinvolgimento. Anche il cantante Francesco Renga ha preso parte alla serata, visitando il Centro NeMO e incontrando operatori sanitari e pazienti.

«Noi artisti – ha dichiarato Bertolino -, siamo qui per un sano egoismo solidale: riceviamo tanto dal pubblico e vogliamo restituire altrettanto. Serate come questa ci ricordano che, anche nei momenti più difficili, si può trovare un ruolo per continuare a dare, fosse anche solo un sorriso».
L’evento ha saputo unire spettacolo e gastronomia grazie al contributo dell’associazione SLAfood con 20 chef e maestri panificatori. Davide Rafanelli, presidente di SLAfood e consigliere nazionale Aisla, ha sottolineato come l’iniziativa rappresenti «un messaggio di energia per i ricercatori e gli operatori sanitari, che ogni giorno trasformano il dolore in amore».

L’evento ha ricevuto il patrocinio di Aisla, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, e il sostegno di numerose realtà, tra cui Apci, Richemont club Italia, Athletic Chef e Wamba Ets. I numeri della serata confermano il valore dell’evento: solo nell’ultimo anno il Centro NeMO ha accolto 600 famiglie con SLA, avviato 10 studi di ricerca clinica e coinvolto 96 professionisti, impegnati in un modello di assistenza multidisciplinare.A chiudere la serata, le parole di Laura Zoppini, Direttore Socio-Sanitario dell’Ospedale Niguarda: «Questi spazi, dedicati alla cura, oggi si sono trasformati in un luogo di emozione e solidarietà. Un’energia che ci riempie di orgoglio e rafforza il nostro impegno al fianco del Centro Clinico NeMO».