La Fondazione Ospedale Niguarda di Milano ha presentato a Palazzo Montecitorio il progetto Close2Mi che ha la finalità di creare una rete di supporto per le neomamme.
Il progetto è partito nel settembre 2023 e ha avuto come obiettivo la creazione di un sistema assistenziale dedicato alle mamme con interventi volti a favorire una genitorialità positiva per prevenire situazioni di disagio e l’insorgenza di patologie psicologiche ed emotive nelle neomamme.
Le donne coinvolte nel progetto sono 100, tutte quante hanno partorito all’ospedale Niguarda di Milano e la struttura ha assicurato loro il supporto ostetrico attraverso delle visite domiciliari successive al parto, ma anche una serie di accompagnamenti dedicati all’allattamento e l’orientamento ai servizi territoriali complementari, come i gruppi mamme di Fiocchi in Ospedale di Save the Children Italia Onlus e l’Ambulatorio di Salute Mentale Perinatale dell’Ospedale Niguarda.
«Nel corso degli ultimi 10 anni – ha dichiarato Riccardo Bertollini, Segretario generale della Fondazione Ospedale Niguarda – il 20% delle donne che hanno partorito al Niguarda ha riportato importanti situazioni di disagio psicologico. Il progetto Close2Mi è nato come risposta proattiva a questo dato».
Secondo l’assessore alla famiglia di Regione Lombardia, Elena Lucchini quello del Niguarda sarebbe un progetto da esportare: «Fondamentale è offrire servizi innovativi che consentano di affrontare una fase cruciale come quella della gravidanza e della maternità intercettando i bisogni delle neomamme. Gli esiti di questa buona prassi adottata sul territorio di Milano possono divenire ora una progettualità da esportare in altre realtà lombarde. Dovere del nostro sistema sociosanitario è quello di rendere sempre più serena l’attesa e la crescita di ogni nuovo nato promuovendo un’alleanza sociale tra privati, Terzo settore e volontariato».
L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di Regione Lombardia e ha visto protagonisti l’ospedale Niguarda in collaborazione con Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia, Mitades Aps e Telefono Donna. Non è mancato il supporto del Comune di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca, Intesa Sanpaolo e Save the Children Italia Onlus.