Il Museo della Scienza di via San Vittore, a partire da sabato 15 marzo, ospiterà il palcoscenico a ponti mobili appartenente al teatro alla Scala per raccontare ai visitatori non solo una parte della storia di Milano, ma anche lo stretto rapporto tra teatro, tecnica e musica.
L’idea si inserisce all’interno del progetto In Scena e ha visto la collaborazione del comune di Milano, della Fondazione Teatro alla Scala, la Soprintendenza e il contributo di Fimesa-Famiglia Sordi.
La storia del palcoscenico è così antica da precedere lo scoppio della Seconda guerra mondiale. L’opera a ponti mobili, affidata in comodato d’uso al Museo, è stata realizzata nel 1938 dall’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi. È rimasta in uso, per più di sessant’anni, fino al 2002 e ha visto sulla propria scena i più importanti spettacoli della storia teatrale del paese. L’allestimento è lungo 6 metri e largo 2,40; sulla sua storica struttura è stato modellato in seguito l’attuale palcoscenico del Teatro alla Scala, progettato nel 2004 dall’ingegner Franco Malgrande. Il Museo ha previsto che il manufatto sia accompagnato da due pannelli riflettenti ai lati così da amplificare la struttura alla vista e restituire al visitatore una percezione più veritiera della sua grandezza.
Non è la prima volta che il Museo della Scienza mette in mostra il palcoscenico: «È già stato protagonista nel 2004 di una bella mostra presso il nostro museo. Oggi torna con uno speciale allestimento condiviso fra il Museo e il Teatro, un’installazione permanente che rappresenta un punto di incontro tra ingegneria, arte e spettacolo, che racconta un’eccellenza milanese di rilievo internazionale e si inserisce a pieno titolo nella nostra idea di valorizzazione della cultura scientifica, tecnologica e artistica come patrimonio del nostro Paese», commenta Fiorenzo Galli, Direttore generale del Museo nazionale di Scienza e Tecnologia.