Il Comune di Milano è pronto ad ampliare la rete di accoglienza per i rifugiati titolari di protezione internazionale.
L’amministrazione del Comune di Milano, con una delibera approvata dalla giunta, ha aderito alla procedura di ampliamento dei posti nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai) avviata dal Ministero dell’Interno lo scorso dicembre. Il Comune, quindi, potrebbe rafforzare la rete di accoglienza diffusa di secondo livello con 50 posti in più che andranno ad aggiungersi ai 957 posti attualmente finanziati (400 per i minori stranieri non accompagnati, 542 per la categoria ‘ordinari’ e 15 dedicati nello specifico a chi soffre di disagio mentale o sanitario).
L’ampliamento riguarderà l’ospitalità dei nuclei familiari, per cui il Ministero ha messo a disposizione 3211 posti in più a livello nazionale. È partita, inoltre, nei mesi scorsi anche la procedura per l’ampliamento dedicato ai minori non accompagnati, a cui il Milano ha aderito per ulteriori 50 posti. «L’accoglienza diffusa – commenta l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – è la chiave per promuovere progetti di qualità a supporto degli uomini e delle donne che arrivano nel nostro Paese scappando da guerra, violenza ed estrema povertà e che, per questo, sono titolari di protezione internazionale. Rafforzare il sistema Sai, anche se in maniera insufficiente a coprire il fabbisogno, significa lavorare nella direzione di una reale integrazione che aiuta i beneficiari a diventare parte della comunità che li ospita e, allo stesso tempo, giova alla coesione sociale nei quartieri della città».