Milano, il Cimitero Monumentale e i misteri sulla tomba di Manzoni


Dietro l’angolo – La rubrica
Tra le tante meraviglie di Milano, ce n’è una che racconta la città attraverso il silenzio delle sue pietre: il Cimitero Monumentale. È uno dei luoghi più visitati del capoluogo lombardo, un museo a cielo aperto con 14.663 tombe perenni, delle quali 1.263 sono edicole e cappelle. Il sarcofago con il corpo di Alessandro Manzoni si trova al centro del Famedio. Il Cimitero Monumentale fu progettato dall’architetto Carlo Maciachini e inaugurato il 2 novembre 186. Attraversando i suoi viali, si incontrano monumenti funebri che spaziano dal neogotico al liberty, realizzati dai più grandi scultori e architetti dell’epoca.

Il Famedio e la tomba di Alessandro Manzoni
Il Famedio, dal latino famae aedes, ovvero ‘tempio della fama’, si trova all’ingresso del cimitero. Inizialmente pensato come chiesa, dal 1869 divenne il luogo dedicato alla celebrazione delle personalità che hanno dato lustro alla città. Tra le otto tombe che ospita, spicca quella di Alessandro Manzoni, padre del romanzo italiano. Collocato al centro della struttura, il sarcofago di Manzoni è avvolto da un’aura di fascino e mistero. Due episodi curiosi lo hanno reso ancora più leggendario. Il primo risale al 31 ottobre 1960, quando, durante i consueti lavori di manutenzione in vista della festa dei morti, il coperchio della tomba venne sollevato e una luce abbagliante si sprigionò dal sarcofago, lasciando operai e presenti senza parole. La spiegazione è meno mistica di quanto si pensasse: il sole, filtrando attraverso una fessura, si era riflesso sulla bara interna in cristallo. Il secondo episodio riguarda lo stato di conservazione del corpo dello scrittore, che appariva sorprendentemente intatto a più di 80 anni dalla sua morte. Anche in questo caso, il mistero venne svelato: Manzoni era stato imbalsamato.

Chi è sepolto nel Famedio
Non tutti possono essere sepolti nel Famedio. L’accesso è riservato a persone nate a Milano o che ci hanno vissuto a lungo e hanno lasciato un segno nella storia della città. Le altre salme custodite nel Famedio oltre a Manzoni sono Carlo Cattaneo, Luca Beltrami, Leo Valiani, Bruno Munari, Carlo Forlanini, Salvatore Quasimodo e Carla Fracci. Sulle tavole di pietra alle pareti sono incisi anche i nomi di altre importanti figure legate a Milano, tumulate sia nello stesso Cimitero Monumentale che in altri luoghi, o conservate privatamente, come ad esempio Giuseppe Verdi.

‘Dietro l’angolo’ è la rubrica de Il Gazzettino Metropolitano che racconta storie, curiosità e segreti nascosti di Milano e del suo hinterland, per scoprire angoli insoliti della città.