Cormano, il Tar sospende l’ordinanza del Comune: il locale sarà usato come luogo di culto

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Il laboratorio di Cormano potrà essere usato come luogo di culto secondo il Tar. «Sorpresi da questa decisione, avevamo segnalato presunto abuso edilizio e mancano ancora le certificazioni», ha dichiarato il sindaco di Cormano Luigi Magistro.

È stata parzialmente sospesa l’ordinanza con cui il Comune di Cormano imponeva il ripristino della destinazione d’uso di un locale seminterrato, utilizzato come luogo di culto da un’associazione religiosa. La decisione del tribunale amministrativo consente, almeno fino all’8 aprile, l’uso dell’immobile per la preghiera, ma richiede che l’associazione presenti la documentazione necessaria a valutarne la conformità in termini di sicurezza, accessibilità e impatto sulla viabilità e sul rumore.

Tutto ha avuto inizio il 7 ottobre scorso, quando l’ufficio tecnico del Comune, su segnalazione della polizia locale, ha effettuato un sopralluogo nei locali dell’associazione, riscontrandone l’uso come luogo di culto. Il 22 ottobre l’associazione ha presentato una pratica edilizia in sanatoria, respinta dall’amministrazione poiché ritenuta non conforme alla reale destinazione d’uso dell’immobile. A seguito del rigetto della richiesta, il Comune ha emesso un’ordinanza intimando il ripristino dello stato originario dei locali, ovvero la loro destinazione a laboratorio artigianale.

L’associazione ha quindi impugnato il provvedimento davanti al Tar e, in parallelo, ha chiesto all’amministrazione il permesso di utilizzare temporaneamente l’immobile per le attività legate al Ramadan. Secondo il Comune, tuttavia, la richiesta era priva di alcuni elementi essenziali per la valutazione, tra cui documenti relativi alla sicurezza e alla compatibilità con il contesto urbano. Con la sentenza del 25 febbraio, il Tar ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza comunale in attesa della prossima udienza, fissata per l’8 aprile. Questo significa che, fino a quella data, l’associazione non è obbligata a ripristinare l’uso del locale come laboratorio.

Tuttavia, il tribunale ha anche imposto all’associazione di fornire la documentazione richiesta dal Comune per permettere una valutazione tecnica sulla sicurezza e l’accessibilità dello spazio. Il sindaco di Cormano, Luigi Magistro, ha commentato: «Il Comune e gli uffici hanno operato con la massima professionalità per garantire il rispetto della legge e la tutela dei residenti. Continueremo su questa linea, ma al momento non sussistono le condizioni tecniche per dare il via libera». Al momento, l’associazione non ha ancora presentato la documentazione richiesta. La situazione rimarrà dunque in sospeso fino alla prossima udienza, quando il Tar entrerà nel merito della vicenda e prenderà una decisione definitiva.