La polizia di Stato di Milano ha arrestato un uomo di 38 anni di origine turca ritenuto parte di un’organizzazione criminale transnazionale attiva in Italia e in Europa.
L’uomo, che viveva stabilmente in Italia, è indagato per associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità e coinvolto in numerosi reati, tra cui traffico internazionale di armi, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, omicidi, stragi, traffico di droga e riciclaggio.L’arresto è stato eseguito su mandato della procura della Repubblica di Milano, sezione distrettuale antiterrorismo, sulla base di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Milano. Le indagini sono state condotte dalla Sisco di Milano, dalla squadra mobile di Como e dal servizio centrale operativo di Roma e si inseriscono nel quadro di una più ampia operazione che, nel maggio scorso, aveva già portato all’arresto del presunto capo dell’organizzazione e di altre 20 persone in Italia, Svizzera, Bosnia e Olanda.Secondo quanto emerso, il leader del gruppo criminale, nonostante fosse già detenuto, continuava a gestire dall’Italia attività illecite come il traffico di droga e di armi e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina lungo la rotta balcanica.
Inoltre, avrebbe ordinato reati di matrice terroristica, tra cui un omicidio a Berlino avvenuto il 10 marzo e un attentato a una fabbrica di alluminio in Turchia, pianificato tra il 19 e il 20 marzo, che è stato sventato grazie alla collaborazione tra le forze di polizia italiane e turche tramite Interpol. L’uomo arrestato a Milano risulta legato da vincoli di parentela con il capo dell’organizzazione e, secondo gli investigatori, avrebbe agito come suo emissario. Pur essendo detenuto, il boss riusciva infatti a impartire ordini e direttive ai suoi collaboratori tramite pizzini consegnati durante i colloqui in carcere. L’arrestato faceva inoltre parte di un gruppo arrivato in Italia a maggio 2024, con il compito di proteggere il leader da eventuali attacchi di gruppi rivali e di gestire le sue necessità economiche, organizzative e logistiche.L’indagine prosegue per individuare ulteriori membri della rete criminale e il loro coinvolgimento in altre attività illecite.