Il report su lavoro e disuguaglianze di genere in Lombardia

È stato pubblicato dall’Inps il Rendiconto di Genere 2024, documento che analizza la condizione femminile nel mercato del lavoro, nei percorsi di istruzione, nei livelli retributivi e pensionistici, nonché al supporto per la conciliazione tra lavoro e famiglia.

Per quanto riguarda la Lombardia, i dati evidenziano alcune tendenze in linea con il panorama nazionale, ma anche alcune peculiarità regionali. La Lombardia conta oltre 10 milioni di abitanti, con una leggera prevalenza di donne (5.089.650) rispetto agli uomini (4.930.878). La fascia di popolazione in età lavorativa (15-64 anni) è di 6.407.227 persone. Uno degli indicatori critici è quello dei Neet, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono un percorso formativo. In Lombardia, nel 2023, la quota di Neet tra le donne è stata del 12,5%, mentre per gli uomini si è attestata all’8,9%. Sebbene il dato femminile sia più basso rispetto alla media nazionale, si conferma anche in Lombardia una disparità di genere nell’accesso al lavoro e alla formazione.

Nel 2023, in Lombardia, 268.471 persone hanno usufruito della Naspi, l’indennità di disoccupazione, con una maggiore incidenza tra le donne (146.870) rispetto agli uomini (121.601). Rispetto al 2021, il numero complessivo di accessi alla Naspi è aumentato di circa il 29%, un dato che riflette le dinamiche del mercato del lavoro post-pandemia.Nel 2023, 61.613 donne e 17.180 uomini hanno usufruito del congedo parentale. Se da un lato il numero di donne è leggermente diminuito rispetto al 2022 (quando erano 65.829), dall’altro si registra un incremento degli uomini che accedono a questo strumento (+20,5% rispetto al 2022).

Per quanto riguarda il congedo di maternità, nel 2023 in Lombardia ne hanno beneficiato 33.681 donne con contratto a tempo indeterminato, 2.024 con contratto a tempo determinato e 83 in stage. Rispetto al 2022, si registra una leggera flessione nei contratti a tempo indeterminato e determinato, ma un lieve aumento negli stage. Per fasce d’età, la maggior parte delle donne che ha usufruito del congedo di maternità rientra tra i 25 e i 34 anni (19.674 casi), seguita dalla fascia 35-44 anni (14.237). Il numero di maternità al di sotto dei 24 anni si attesta a 1.401, mentre per le over 45 i casi sono stati 476.

Anche i congedi di paternità mostrano un trend di crescita. Nel 2023, 41.878 uomini hanno usufruito di questo strumento in Lombardia, con la maggior parte dei beneficiari provenienti dal settore privato a tempo indeterminato (39.094 casi). Nel 2023, in Lombardia, sono stati concessi 13.052 assegni di maternità dai Comuni, registrando un incremento rispetto agli anni precedenti. Per quanto riguarda le donne vittime di violenza, il numero di domande di congedo indennizzato è stato 747, con 328 effettivamente accolte. Il dato lombardo è tra i più alti d’Italia, a testimonianza di un crescente utilizzo dello strumento.