La 75esima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Carlo Conti dall’11 al 15 febbraio su Rai1, si è conclusa con la vittoria di Olly e la sua canzone Balorda Nostalgia. Un trionfo che non ha premiato solo il giovane artista, ma che ha segnato un nuovo record per la sua manager, Marta Donà. Alla guida della sua società LaTarma, che Donà ha fondato a Milano, ha collezionato la terza vittoria consecutiva al festival dopo quelle di Angelina Mango nel 2024 con La Noia e di Marco Mengoni nel 2023 con Due Vite.
Dietro al successo della manager c’è una strategia definita e una lunga esperienza nel settore musicale. Laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Verona, nipote di Claudia Mori, Donà ha iniziato il suo percorso professionale nel 2006 come addetta stampa, per poi entrare nel 2009 in Sony Music come press agent. La svolta arriva nel 2011, quando Marco Mengoni le propone di diventare la sua manager. Da quel momento, la sua carriera decolla. LaTarma, fondata nel 2011 e con sede a Milano, oggi è un punto di riferimento nel settore discografico e manageriale, con tre divisioni principali: LaTarma Records, che si occupa di lanciare artisti emergenti; LaTarma Entertainment, specializzata in eventi e spettacoli; e LaTarma Management, dedicata alla gestione degli artisti.
Tra gli artisti che fanno parte della sua scuderia ci sono nomi di primo piano come Francesca Michielin e Alessandro Cattelan. Proprio Cattelan è stato tra i protagonisti dell’edizione appena conclusa di Sanremo, in qualità di volto del Dopofestival e co-conduttore della finale accanto a Carlo Conti e Alessia Marcuzzi. Nonostante il successo e i numerosi traguardi raggiunti, la carriera di Donà non è stata priva di ostacoli. Tra le vicende più note c’è la separazione dai Maneskin, la band che aveva guidato alla vittoria di Sanremo 2021 con Zitti e Buoni e poi all’Eurovision Song Contest, ma che successivamente ha scelto di cambiare management. Con tre vittorie consecutive a Sanremo e una squadra di artisti in costante crescita, Marta Donà si conferma come una figura influente del panorama musicale italiano.
