Milano ottiene la certificazione per la parità di genere

Il Comune di Milano ha ottenuto la certificazione per la parità di genere, un riconoscimento che attesta l’impegno dell’ente nel promuovere politiche di inclusione e pari opportunità.

Il traguardo fa di Milano il primo ente locale di grandi dimensioni a ricevere una valutazione positiva da Certiquality, uno degli organismi di certificazione accreditati per questo scopo. La certificazione aderisce ai criteri che stabiliscono indicatori di prestazione per valutare l’efficacia delle politiche di genere nelle organizzazioni. Il percorso che ha portato al riconoscimento è stato presentato oggi a Palazzo Marino, alla presenza del sindaco Giuseppe Sala, dell’assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello e di Elena Lattuada, delegata alle Pari ppportunità, insieme a Marco Martinelli di Certiquality.

L’adozione della politica per la parità di genere si inserisce in un programma più ampio avviato con l’approvazione del bilancio di genere. L’Amministrazione comunale si impegna a valorizzare le differenze di genere e a promuovere le pari opportunità nei contesti lavorativi, familiari e sociali, con azioni rivolte sia all’interno dell’organizzazione sia alla cittadinanza.Tra i punti di forza evidenziati dal processo di certificazione emergono una governance orientata alla parità di genere e una consolidata cultura dell’inclusione. Sono state inoltre individuate aree di miglioramento su cui l’Ente si impegnerà a lavorare nel medio periodo con interventi concreti e strategici.

L’assessora Cappello ha sottolineato come il riconoscimento sia il risultato di una serie di interventi avviati negli ultimi anni: «dall’attivazione dell’identità alias alle varie declinazioni del lavoro a distanza, sino ai diversi interventi a sostegno della diversità e inclusione ed è peraltro in linea con quanto sottoscritto nel Patto per il Lavoro ad aprile 2022».

«Certamente la certificazione è un processo in itinere che richiede una costante attenzione e cura: coinvolgimento di ogni livello del personale, ascolto dei bisogni che mutano e risposte adeguate, percorsi di formazione continua, responsabilità politica ed amministrativa negli atti che si compiono, proprio in ragione della centralità del comune nell’orientamento delle scelte cittadine per una città sempre più inclusiva per donne e uomini», ha commentato Elena Lattuada.