Regione Lombardia ha assegnato un finanziamento di 150mila euro al progetto ‘Il Filo di Arianna – Oltre il labirinto’, dedicato al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Il progetto, che ha ottenuto il massimo finanziamento previsto, si è classificato al primo posto tra le 29 proposte presentate, di cui solo 11 sono state finanziate. Capofila dell’iniziativa è la Cooperativa Azimut, che collabora con diverse realtà del territorio impegnate nell’ambito lavorativo, tra cui Apa Confartigianato Imprese Milano, Monza e Brianza, cooperativa Prima e l’associazione Xsquì. Partner fondamentali del progetto sono i centri antiviolenza attivi nel Nord Milano, in particolare il centro antiviolenza Venus di Cinisello Balsamo, operativo da 10 anni con sportelli a Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, e il centro antiviolenza ‘Lo sportello donna’.Il progetto si rivolge alle donne vittime di violenza seguite dai centri antiviolenza da almeno 6 mesi, con l’obiettivo di favorirne l’autonomia economica e sociale.
Sono previsti workshop motivazionali per rafforzare l’autostima e la consapevolezza personale; incontri con stakeholder territoriali, per creare opportunità di rete e inserimento lavorativo; azioni di conciliazione vita-lavoro, il supporto alla mobilità casa-lavoro, e l’accoglienza dei bambini in tenera età. Verranno svolti anche corsi di formazione professionale e alfabetizzazione digitale, e tirocini extracurricolari, con l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo. Nel 2023, il centro antiviolenza Venus ha accolto 175 donne, di cui 134 sono state prese in carico per percorsi di supporto.
Il 28% delle donne seguite appartiene alla fascia d’età tra i 31 e i 40 anni. Sul fronte occupazionale, il 54% delle donne seguite risulta lavoratrice, spesso senza un contratto regolare, mentre il 29% è disoccupata o inoccupata. «Sono molti gli elementi che entrano in gioco nelle donne vittime di violenza: bassa autostima, precarietà economica, paura, dipendenza affettiva, timore di allontanamento dei figli, speranza nel cambiamento del maltrattante – ha spiegato Riccardo Visentin, assessore al Welfare e Centralità della Persona -. A fronte di tale complessità è chiaro come un’azione di accompagnamento mirata al cambiamento delle condizioni possa essere di grande aiuto. Il progetto va proprio in questa direzione, puntando soprattutto al reinserimento lavorativo e alla conseguente ripartenza, alla tutela del benessere psicologico delle donne e dei figli eventualmente coinvolti». Il progetto ‘Il Filo di Arianna’ rappresenta dunque un passo importante nel sostegno alle donne vittime di violenza, promuovendo un percorso di rinascita e di inclusione nel mondo del lavoro.