Milano e la scrofa semilanuta: un simbolo celtico dimenticato

Dietro l’angolo – La Rubrica

Milano ha radici profonde che affondano in epoche antiche, ben prima della sua romanizzazione. Spesso le origini celtiche della città vengono trascurate, eppure raccontano una storia affascinante che si intreccia con miti, simboli e antiche leggende. Secondo la tradizione, Mediolanum fu fondata dai Galli Insubri, guidati dal capo Belloveso. Il popolo guerriero, superate le Alpi e sconfitte le popolazioni etrusche presenti sul territorio, decise di stabilire un insediamento proprio in quella che oggi è Milano.

Uno degli elementi più intriganti legati alle origini celtiche di Milano è il simbolo della scrofa semilanuta, che secondo alcune interpretazioni sarebbe stato l’antico emblema della città. La scrofa, rappresentata con il corpo metà coperto da setole e metà glabro, compare nei reperti archeologici come una lucerna romana trovata in via Filangieri e un bassorilievo rinvenuto durante gli scavi per il Palazzo della Ragione nel XIII secolo. Il significato di questo simbolo si perde tra storia e mito: la scrofa era un animale sacro per molte popolazioni celtiche che la associavano all’abbondanza e alla fertilità. Inoltre, secondo Plinio il Vecchio, i Galli della valle padana avevano diffuso l’allevamento di maiali. È possibile, dunque, che la scrofa semilanuta rappresentasse un legame con la prosperità agricola e l’importanza dell’allevamento per le popolazioni celtiche insediatesi nella regione.

Il simbolo della scrofa sarebbe stato progressivamente sostituito da emblemi gallici ma le origini celtiche della città riemergono di tanto in tanto nelle antiche costruzioni come in uno stemma presente nella corte interna di Palazzo Marino e sul porticato del Palazzo dei Giureconsulti che affaccia su via Santa Margherita.