A Monza, Bellusco e nei territori del parco di Monza e del parco valle Lambro è stata avviata la Strategia di Transizione Climatica (Stc), un progetto quadriennale finalizzato a contrastare i cambiamenti climatici.
Capofila dell’iniziativa è il Comune di Monza, affiancato da 5 partner con un finanziamento complessivo di circa 2,8 milioni di euro, di cui 1,6 milioni messi a disposizione da fondazione Cariplo. La Stc si pone l’obiettivo di integrare interventi esistenti con nuove azioni per mitigare e adattarsi agli effetti del cambiamento climatico. Tra i focus dell’iniziativa c’è la transizione energetica ovvero la riduzione di fonti fossili per garantire una produzione di energia sostenibile, riduzione del rischio climatico e aumento della resilienza e la conservazione delle risorse naturali, essenziale per tutelare la biodiversità.
Il progetto si sviluppa attraverso sei obiettivi strategici che comprendono oltre 20 azioni come l’integrazione degli obiettivi della Stc nella pianificazione urbanistica, la gestione sostenibile delle risorse idriche e del capitale naturale e la decarbonizzazione.La rete dei partner include Ersaf, Legambiente Lombardia e altri soggetti locali e regionali, oltre al sostegno tecnico dell’Università Iuav di Venezia e Ambiente Italia srl. «L’approvazione della Strategia di transizione climatica da parte di tutti i partner – ha affermato l’assessora alla Transizione ecologica e Tutele ambientali Arianna Bettin – rappresenta l’avvio di un processo fondamentale che lascerà in eredità alla cittadinanza strumenti e azioni concrete per la protezione del nostro ambiente urbano, che significa non solo tutela del patrimonio naturale, ma sicurezza per beni e persone. Il nostro territorio è stato investito negli ultimi anni da fenomeni violenti, che hanno causato ingenti danni e che sappiamo essere destinati a intensificarsi, sia per frequenza che per impatto, a causa del cambiamento climatico. Se il clima cambia, anche le città devono prepararsi a cambiare per proteggere le proprie comunità e per contribuire alla transizione ecologica».
La Stc prevede inoltre la conversione delle aree agricole in prati stabili e l’uso di modelli di rischio nella pianificazione territoriale. Gli effetti delle azioni intraprese saranno tangibili nel medio e lungo termine, con l’obiettivo di ottenere ulteriori finanziamenti per ampliare l’impatto del progetto.