Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano

Un altro anno sta per finire, con pro e contro. Ognuno di noi potrebbe associare il 2024 a cose buone e non, ma questo accade spesso in tutti gli anni che ci lasciamo alle spalle con ricordi positivi e negativi.

I cambiamenti poi nel mondo sono continui, dalle guerre dove non si riesce a trovare una pace ed equilibrio all’intelligenza artificiale, ma questa è un’altra storia rispetto alla prima che ho citato. Insomma, ciò che vediamo dipende da noi essere umani, sempre: nel bene e nel male! Per carità, nessuna morale e nessun discorso scontato, siamo tutti consapevoli di come viviamo. L’invidia, la gelosia, il potere – e qualcosa che mi sfugge – ancora non hanno trovato una cura, medicinali per sconfiggerla o, forse è meglio dire, che l’antidoto (forse sotto forma di vaccino) è chiuso in una cassaforte.

Sognare, come dice qualcuno, non costa nulla e un po’ di ironia almeno in questo periodo non fa male. Qualcuno potrebbe dire che queste righe hanno del populismo, che sono demagogiche, sempre meglio comunque dell’assuefazione al male. Buone Feste a tutti!

Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani