Apre oggi a Milano la mostra ‘Galtrucco. Tessuti Moda Architettura’. Fino al 15 giugno Palazzo Morando ospita l’esposizione che rende omaggio all’iconico marchio milanese che ha fatto la storia del design tessile, della moda e del retail in Italia.
L’esposizione, curata da Alessandra Coppa, Margherita Rosina ed Enrica Morini, racconta un secolo di creatività e innovazione attraverso tessuti, vetrine d’autore e collaborazioni con grandi artisti del ‘900. La mostra, organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con Lorenzo Galtrucco S.p.A., si snoda un percorso temporale che parte dagli anni ’20 del ‘900 e attraversa momenti cruciali come la Seconda guerra mondiale, il boom economico degli anni ’60 e l’avvento del nuovo millennio.
«Non è solo un tributo a una realtà storica della moda milanese – ha dichiarato Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano -, ma anche un’occasione per riflettere sul legame profondo tra la città e la cultura del design». L’esposizione si divide in due sezioni principali. La prima esplora la comunicazione del marchio attraverso le sue vetrine, i negozi d’autore e le strategie pubblicitarie. Qui emergono le collaborazioni con architetti come Guglielmo Ulrich e Melchiorre Bega, che hanno trasformato i negozi Galtrucco in veri e propri ‘negozi-salotto’, spazi accoglienti impreziositi da opere d’arte di artisti come Fausto Melotti e Brunetta. La seconda sezione si concentra sui tessuti per abbigliamento venduti nei negozi e sugli abiti realizzati con quelle stoffe. Album-campionario, figurini e tirelle offrono uno spaccato dell’evoluzione della moda italiana dagli anni ’30 agli anni ’90, mettendo in dialogo i tessuti con una selezione di abiti femminili e maschili.
Il percorso espositivo celebra anche le collaborazioni di Galtrucco con grandi marchi e designer del prêt-à-porter. Tra i pezzi esposti, spiccano abiti di Giorgio Armani, Krizia e Chloé, oltre a creazioni sartoriali provenienti da collezioni come quelle di Palazzo Morando, della Fondazione Antonio Ratti e di Palazzo Madama. Attraverso fotografie, disegni e progetti d’epoca, la mostra ricostruisce l’identità di Galtrucco come simbolo d’innovazione. Le vetrine, spesso trasformate in ‘scenografie urbane’, rivivono per offrire al pubblico un’esperienza immersiva nel mondo della moda e del design milanese.