Il Termometro Nazionale – L’editoriale del Gazzettino Metropolitano

Se c’è una cosa che dà fastidio a tutti noi è quella di essere spiati nel nostro intimo e non solo. Una volta accadeva poco, anzi mai: nessuno sapeva nulla di nulla sugli altri, dovevi essere ‘beccato’ in flagranza di reato – si fa per dire – in un locale con un’altra donna o altro uomo se eri sposato o fidanzato.

Oggi è diverso, non solo nella nostra vita privata, ma soprattutto con i dati sensibili che nonostante la nostra attenzione potrebbero essere rubati. L’inchiesta di questi giorni ne è la prova con i cosiddetti dossieraggi su politici, aziende, sportivi e tanti altri ancora. Qui, oltre a spiare se uno ha più o meno una seconda vita, c’è anche il rischio di ritrovarsi coinvolti in situazioni pericolose. Occorrono leggi più severe, punire chi illegalmente entra nei server per poi usare dati sensibili altrui per trarne vantaggi economici. Bene la tecnologia fatta di app e servizi vari, se attenzionata, controllata, affinché nessun malfattore possa entrare. Non abbassare mai la guardia e alzare sempre il livello di attenzione.

Poi ci siamo noi, poco attenti, ma questo è un altro discorso, rispetto al precedente! Spesso noto in negozi, supermercati e altre attività che molte persone non coprono con la mano i numeri che pigiano quando digitano il pin delle carte: ecco, questo non deve accadere, perché qualcuno in fila potrebbe poi rubarvi la borsa o il portafoglio con il Bancomat e andare a prelevare, oppure utilizzare altri stratagemmi utilizzando il vostro pin. Stesso discorso quando si preleva ai Bancomat, coprire sempre con la mano la tastiera numerica.
Il Termometro Nazionale, l’editoriale del Gazzettino Metropolitano, è a cura del direttore Marco Fabriani