Sesto, completato l’intervento di riqualificazione dell’asilo nido Boccaccio

Una nuova vita per l’asilo nido Boccaccio di Sesto San Giovanni. Grazie a un intervento da 250mila euro realizzato con fondi comunali all’interno dell’accordo quadro, è stato riaperto per l’anno scolastico appena iniziato dopo essere stato oggetto di lavori in tutti gli spazi della struttura.

«Prima di tutto è stato riqualificato il manto di copertura danneggiato dalle copiose infiltrazioni d’acqua – spiegano dal Comune di Sesto San Giovanni -. Si è poi lavorato per l’adeguamento impiantistico elettrico, illuminotecnico e antincendio. Rispetto delle norme, quindi, ma anche maggiore sicurezza: ora l’edificio è protetto da rilevatori con sirene d’allarme. In cucina sono arrivate nuove piastre elettriche, e per il riscaldamento nelle aule sono state installate delle valvole termostatiche.Per aumentare la solidità complessiva dello stabile si è proceduto con la posa di una rete ‘antisfondellamento’ e poi è stato rimosso il vecchio pavimento, lasciando spazio a un nuovo linoleum ignifugo. Nel salone centrale è stato realizzato un nuovo controsoffitto resistente al fuoco e tutta la struttura, sia all’interno che all’esterno, è stata ritinteggiata. Anche gli spazi del giardino sono stati rigenerati».

«La sicurezza dei nostri bimbi è una priorità assoluta – ha spiegato il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano – per farlo abbiamo messo in campo tutti gli strumenti necessari. Abbiamo trovato le risorse finanziarie per compiere interventi che non erano mai stati fatti. Dopo tanti anni di mancate manutenzioni ordinarie e straordinarie, gli edifici erano in condizioni precarie. Il nostro intervento di riqualificazione del Boccaccio è stato complesso e a 360 gradi: ora è sicuro e operativo. È stato bello riuscire a riconsegnarlo alla cittadinanza per l’inizio dell’anno scolastico. La nostra attenzione per la cura del patrimonio edilizio pubblico è altissima e abbiamo decisamente invertito la rotta rispetto al passato, quando si effettuavano solo piccoli interventi a spot che non risolvevano affatto le criticità».