In Lombardia i pazienti che non si presenteranno agli appuntamenti fissati con il servizio sanitario nazionale pagheranno ugualmente il ticket, anche se esenti, sia per le strutture sanitarie pubbliche che private. Il provvedimento è entrato in vigore nelle scorse settimane nell’ambito delle misure adottate per ridurre le liste di attesa per l’accesso alle prestazioni sanitarie.
I pazienti dovranno quindi avere una giustificata disdetta e la Regione ha invitato Ats, Asst e Irccs a estendere la procedura anche ai cittadini esenti, che dovranno anch’essi corrispondere la quota di partecipazione in caso di mancata disdetta, salvi i casi di forza maggiore o impossibilità sopravvenuta. La disdetta deve avvenire almeno due giorni prima della prestazione pianificata.
«In Lombardia – ha affermato l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso -, grazie all’intenso lavoro di recall messo in campo dalle nostre strutture e dal call center regionale, siamo riusciti a ridurre il cosiddetto ‘no show’ al 10% rispetto al quasi 20% che avevamo registrato lo scorso anno. Per arrivare a ridurre maggiormente il fenomeno possiamo ora utilizzare lo strumento dissuasivo della legge che prevede il pagamento del ticket della prestazione non annullata anche per chi usufruisce di una esenzione, la maggioranza dei pazienti. Il rispetto verso gli altri deve essere garantito: in caso io non possa andare a fare la visita o l’esame devo provvedere ad annullare l’appuntamento di modo che qualcun altro possa usufruirne, se invece non mi presento pago il ticket. Non si tratta di una ‘sanzione’ – conclude Bertolaso – ma di una richiesta di assunzione di responsabilità».