Sesto, arriva in via sperimentale la tariffa puntuale

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«Dopo aver trovato le risorse finanziarie per abbassare le tariffe Tari, che si sono alzate in quasi tutti i territori limitrofi, il Comune di Sesto San Giovanni fa un passo in più per rendere la città sempre più pulita, e virtuosa».

Con queste parole dal Comune di Sesto San Giovanni hanno annunciato che, a breve, partirà la sperimentazione della tariffa puntuale per una misurazione dei rifiuti indifferenziati. Si tratta di un censimento delle utenze per ottenere dati precisi sulla raccolta, che passerà attraverso l’utilizzo di cassonetti a chiave e sacchetti con microchip. La sperimentazione durerà un anno e, se andrà a buon fine, potrà essere estesa a tutta la città. «Le ricadute positive di questo progetto sono molte – proseguono dal Municipio -. Prima di tutto si potrà migliorare la raccolta differenziata ottimizzando i servizi di raccolta. E questo permetterà di aumentare gli incentivi: tenendo sotto controllo la spesa per lo smaltimento la Tari potrà essere distribuita in modo più equo».

«Prosegue l’impegno dell’amministrazione sulla via della transizione ecologica e della green economy – spiega il primo cittadino di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano -. Una città più pulita è una città più bella, più decorosa. Ma per ottenere questo importante risultato serve che ognuno faccia la propria parte, in un gioco di squadra che deve essere armonizzato. L’obiettivo di questa sperimentazione è di ridurre il più possibile la produzione di rifiuto secco indifferenziato, così da aumentare al massimo la quantità e la qualità della raccolta dei rifiuti riciclabili. Ricordiamo che lo smaltimento del rifiuto indifferenziato ha un costo elevato per il comune e, di conseguenza, per i cittadini. Togliendo dal sacco dell’indifferenziato tutto ciò che è riciclabile come gli imballaggi di plastica, metallo e TetraPak, carta e cartone, vetro e rifiuto umido, si riduce la spesa per lo smaltimento. E con una buona raccolta differenziata il comune può ricevere degli incentivi che vanno a coprire parte della Tari».

Le zone in cui partirà per un anno la sperimentazione sono la zona di raccolta numero 5 e la zona di raccolta numero 5 bis.