Milano, chiuso il campo rom di via Bonfadini

È stato chiuso il campo rom autorizzato di via Bonfadini, aperto nel 1985. La chiusura fa seguito a un lungo percorso avviato dall’amministrazione comunale di Milano lo scorso aprile, in accordo e collaborazione con la Prefettura, nel solco della strategia di superamento dei campi autorizzati portata avanti da diversi anni.

«Per l’area inizia un processo di rigenerazione a beneficio della città: verrà messa in sicurezza e quindi conferita a SogeMi per lo sviluppo e la realizzazione del progetto dei nuovi mercati all’ingrosso di Milano e l’ingresso porta Sud – spiegano da Palazzo Marino -. Negli anni il campo autorizzato si era progressivamente degradato, più volte la polizia locale aveva dovuto intervenire dopo che stato individuato un traffico di veicoli rubati, spesso smontati e rivenduti a pezzi o bruciati e abbandonati nelle strade adiacenti. L’iter per la chiusura era stato condiviso nell’ambito del xomitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, coordinato dalla Prefettura. La procedura era partita con la verifica delle presenze nell’area: il monitoraggio, svolto nei mesi scorsi a cura dei Servizi sociali e della polizia locale, aveva evidenziato la presenza di 30 nuclei familiari di nazionalità italiana ovvero circa 90 persone presenti, delle quali oltre 30 minori».

Nelle scorse settimane alle persone ancora presenti nel campo, circa la metà, era stata notificata un’ordinanza che intimava loro di lasciare l’area. Valutate le situazioni di vulnerabilità dai aervizi sociali, quindici famiglie hanno accettato l’offerta di soluzioni abitative temporanee alternative in alloggi Sat, secondo la normativa in vigore, proposte in tempo utile per la ripresa dell’anno scolastico 2024/2025, al fine di non compromettere la continuità di frequenza per i minori. Il campo di via Bonfadini è il quarto dei sette autorizzati e storicamente presenti a Milano ad essere stato chiuso, in attuazione delle linee guida approvate nel novembre 2012.

Nel frattempo è stata chiusa anche una ventina di campi non autorizzati ma presenti in forma consolidata, fra cui l’insediamento presso il cavalcavia Bacula (2012), via Gatto-Cavriana (2012), via Airaghi (2013), via Brunetti-Montefeltro (2013), via Rubattino (2013), via Selvanesco (2013), via San Dionigi-Porto di Mare (2014), via Martirano 39 (2015), via Bonfadini-Zama (2021), piazza D’Armi (2022), via Vaiano Valle (2022). «Il percorso è basato su tre principi – concludono da Palazzo Marino -. Soluzioni di integrazione di welfare e casa secondo le regole in vigore, contrasto a illegalità e degrado, riqualificazione del territorio. È una strategia che intende favorire l’integrazione delle persone nel tessuto abitativo della città e non mantenerle in campi che sono luoghi di degrado per queste famiglie e spesso di gravi criticità igienico-sanitarie, di sicurezza e ambientali».