Sarà una sorta di ‘inviato speciale sul campo’ per la rivista Correre e cercherà di raccontare, vista dal di dentro, la grande avventura del Tor Des Géants, gara di ultra-trail estremo che si svolgerà dall’8 al 14 settembre in Valle d’Aosta: 30mila metri di dislivello e 330 km da percorrere sugli impervi sentieri montani.
Una nuova impresa all’orizzonte, ma neanche troppo lontano, per l’ultramaratoneta di Cinisello Balsamo Simone Leo, atleta atipico, con una storia e una carriera più che decennale, capace di destare interesse a partire dal suo motto: ‘spostando il limite’. «Da sedentario sovrappeso ad autore di imprese record che lo hanno portato ad essere, fino ad oggi, l’unico ad aver partecipato e portato a termine, al primo tentativo, tutte le gare più lunghe e dure da oltre 200 km non stop al mondo – spiegano dal suo team -. Autore di un libro, molto seguito sui social, dai media di settore e da vip appassionati, il suo modo di interpretare questa specialità ha contribuito e contribuisce ad accrescere sensibilmente la popolarità della specialità dell’ultramaratona, fino a qualche anno fa conosciuta e praticata solo da una ristrettissima cerchia di podisti».
Così, recentemente, il cinisellese si ritrova tra gli iscritti al ‘Tor’, gara di livello mondiale, in cui partecipano atleti da ben 70 Paesi diversi. Leo ha così di fronte un nuovo limite da superare che consiste principalmente nel passare dal più congeniale asfalto all’imprevedibile trail. «Per Simone l’ultramaratona non è una professione, ma una passione, uno stimolo a migliorarsi sempre ed anche un modo per trasmettere un messaggio di pace in una società sempre più sotto pressione.La preparazione è ancora lunga: il Tor come ogni anno metterà a dura prova anche i più esperti», concludono dal team.