Da 25 anni Giancarlo Bonardi viaggia alla scoperta delle più alte cime del mondo. È partito dal Cai di Cusano Milanino, di cui è presidente, e quest’anno organizzerà la 12esima spedizione oltre i 7mila metri. Venerdì 17 maggio Giancarlo Bonardi presenterà un reportage della sua ultima missione al Municipio di Cormano, in piazza Scurati, dove racconterà del trekking in Nepal svolto nel 2023, accompagnato da testimonianze fotografiche e video.
«Ho scoperto la passione per le alte vette quasi per caso nel 1999 quando un amico mi ha coinvolto in un viaggio che mi ha portato nel Karakorum in Pakistan lungo il ghiacciaio Baltoro fino al campo base del K2 – spiega Giancarlo Bonardi -. Da allora sono 11 le spedizioni in cui sono stato coinvolto. Il trekking che abbiamo completato l’anno scorso è il the Great trail around Annapurna, missione che avevo già tentato nel 2005. 150 chilometri in 13 giorni di puro cammino».
La montagna è infatti imprevedibile e a certe altitudini è molto importante anche sapersi fermare. «È difficile rinunciare a una missione dopo mesi di preparazione e un investimento economico importante ma per andare in montagna servono fiato, gambe e soprattutto testa; nel 2012 ho rinunciato alla vetta del Aconcagua, vetta da 7mila metri sulle Ande, a causa del vento blanco, un fenomeno atmosferico che porta raffiche tra i 60/70 chilometri orari e temperature a 40 gradi sotto zero».
Giancarlo Bonardi, classe 1958, prima di appassionarsi di alte vette accompagnava classi di 20/25 ragazzi dell’oratorio in montagna. «Abbiamo raggiunto anche i 3.500 metri e svolto trekking impegnativi. Forse nasce da queste esperienze il mio interesse per divulgare e trasmettere la passione per la montagna. Nel primo viaggio in Nepal mi sono innamorato di quella terra e di quella cultura e negli anni a seguire ho iniziato a organizzare spedizioni. Nel 2024 torneremo nella valle del Khumbu con l’obietttivo di raggiungere il campo base del- l’Everest».
Nel 2019 Giancarlo Bonardi aveva accompagnato un gruppo di 15 cittadini cusanesi superando un passo impegnativo e raggiungendo il campo base del- l’Everest. Di seguito alcune foto delle spedizioni di Bonardi.